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I MARKETING MANAGER e la trasformazione digitale

I marketing manager e la trasformazione digitale, il punto di Forrester: Solo il 16% dei CMO è responsabile della guida della trasformazione digitale dell’azienda. 

Significa che ci sono tante opportunità da poter sfruttare nelle professionalità del marketing per potersi poi dichiarare chief marketing office e sedersi i con la corretta responsabilità nelle C-Suite.

La top mission per un marketing manager nella trasformazione digitale?

Sempre secondo l’analisi delle ricerche Forrester sarà quella di saper indirizzare  l’esperienza del cliente E’ il momento di ripensare al ruolo del CHIEF MARKETING OFFICER, del marketing manager, nell’importante momento della trasformazione digitale.

In realtà i CMO che guidano proattivamente o che siano
coinvolti profondamente nella trasformazione digitale
sono pochi .

Altri colleghi quali responsabili IT, i responsabili dei processi operativi, e i responsabili ricerca e sviluppo sembra che siano all’avanguardia nel colmare il divario tra le gestioni analogiche e quelle digitali, ma, all’inerno delle imprese non possono rappresentare significativamente le voci dei clienti e noon possono offrire vitalità al brand come i CMO

E’ il momento per i CMO di assicurarsi che la trasformazione digitale fornisca effettivamente un’esperienza migliore per il cliente.

Quali sono i motivi per cui i CMO oggi sono in conflitto con la trasformazione digitale?

Generalmente hanno i budget più consistenti, ma il mandato temporale più breve nel C-suite, il tavolo dei manager dell’impresa.

Di conseguenza, i CMO lottano per offrire contemporaneamente soddisfazione breve termine verso i clienti mentre la trasformazione digitale necessita di periodi lunghi.

Detta e spiegata come se avessimo 5 anni e per esperienza vissuta in prima persona? Per un marketing manager é più facile giocare con i costi variabili delle promozioni, che impegnarsi nel medio termine in una sfida a costi fissi necessari alla trasformazione digitale, funzionale alla comunicazione dei valori espressi dal loro brand.

A questo punto la frustrazione dei CMO, dei marketing manager, diventa esplicita!

Non riescono a concretizzare la consegna di tutti i valori espressi dal brand ai Clienti!

Circa il 41% delle organizzazioni dichiara che il marketing ha la responsabilità primaria dell’esperienza del cliente. Anche quando i CMO sono ufficialmente responsabili dell’esperienza del brand, non necessariamente possiedono i team e le risorse che garantiscono la promessa della marca in tutti i punti di contatto, nei momenti della verità.  Sono troppi i nuovi ruoli emergenti nelle C-suite che pensano alla crescita, al digitale, ed al customer officer. Rischiano di impedire al CMO di agire come voce del cliente e come pilota dell’esperienza del brand in tutta l’organizzazione.

Spesse volte non sono in grado di stare al passo con i cambiamenti, specialmente nei dati e nella tecnologia. 

Pensate a quanti CRM sono usati solamente come database!

Vedi grafica.

I MARKETING MANAGER E LA TRASFORMAZIONE DIGITALE

Che cosa possono fare i Chief Marketing Operation?

I MARKETING MANAGER E LA TRASFORMAZIONE DIGITALE

Inizia trasformando il tuo approccio di marketing. Saper creare il giusto mix di abilità ibride nella propria squadra; creare un team. saper abbracciare l’agilità e saper investire in soluzioni tecnologiche creative che offrano esperienze differenziate ai diversi cluster di clienti, non solo con i canali digitali ma anche per quelli tradizionali offline. Come voce del cliente, il marketing manager può essere l’ambasciatore dell’ossessione del cliente nel micro ambiente di qualsiasi impresa.       I CMO dovrebbero assicurarsi di avere un mandato chiaro come ambasciatori del cliente, traducendo i valori della loro azienda in una visione del brand concretizzabile e tangibile, riunendo team interni e partner strategici esterni per collaborare e superare le aspettative dei clienti, come da ormai anni stiamo suggerendo ai nostri clienti.

Articolo liberamente tradotto da: Forbes – Thomas Husson , Vicepresidente, pubblicato il 05/02/19 – Commenti personali in corsivo.

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Eccellenza competitiva e distintiva

Per tutti i giovani manager, i quadri e chiunque abbia un ruolo di responsabilità all’interno di un’organizzazione, “Eccellenza competitiva e distintiva” rappresenta la guida ideale per posizionare il proprio brand individuale all’interno delle organizzazioni, facilitare le proprie eccellenze comunicazionali finalizzate all’ottenimento di ciò che si vuole: come persona, come team e come organizzazione. Un percorso attraverso il riconoscimento degli aspetti cognitivi delle relazioni, che permette di “volare alti” superando abilmente preconcetti e pregiudizi, focalizzando i messaggi relazionali con un controllo continuo dei feedback verbali e non verbali e, le energie proprie e dei collaboratori sulle priorità delle attività professionali e personali. Apre gli occhi sulle trappole e sugli inganni che il manager affronta nella sua vita quotidiana permettendogli di sviluppare le capacità di separare fatti, opinioni e sentimenti, ottenendo nuove e solide relazioni umane basate sull’etica della fiducia. Prefazione di Paola Lazzarini.

15 POTENTI esempi di neuromarketing in azione

Il neuromarketing sta conquistando il mondo ed è già stato utilizzato in molte forme. In questo articolo 15 potenti esempi di neuromarketing in azione

15 potenti esempi di neuromarketing in azione. Esempi pratici per comprendere meglio le potenzialità di questa nuova scienza applicate alla comunicazione.

Molte principali società e università hanno compreso che il neuromarketing rappresenta l’approccio scientifico alla programmazione neurolinguistica. 

Nonostante ormai sia utilizzato da una ampia casistica, tale da influenzare il mondo del marketing, molte persone non sanno esattamente cosa sia il neuromarketing o come possa essere usato in modo efficace. 

I seguenti punti delineano 15 potenti esempi di neuromarketing in azione.

1. L’importanza dello sguardo del testimonial

È una vecchia nozione didattica. Gli annunci che includono nel visual volti di persone sono molto più efficaci di quelli che non lo hanno. In particolare, le immagini e i video che includono i bambini tendono ad attirare e focalizzare per tempi più lunghi l’attenzione del target dei potenziali clienti. 

Gli inserzionisti hanno da tempo tentato di incrementare le vendite di prodotti per l’infanzia usando primi piani di adorabili visetti di bebè – con l’aiuto della tecnologia di rilevamento degli occhi hanno identificato che ciò, da solo, non è sufficiente.

15 POTENTI ESEMPI DI NEUROMARKETING IN AZIONE

1° dei 15 POTENTI ESEMPI DI NEUROMARKETING : lo sguardo

I ricercatori hanno scoperto che quando il bambino guarda faccia a faccia, frontalmente, gli spettatori saranno molto più concentrati sul viso del bambino a discapito della concentrazione sul contenuto dell’annuncio. Se, invece, il bambino sta indirizza lo sguardo sul prodotto o sul testo, lo spettatore si concentrerà maggiormente sul contenuto pubblicitario.

Come risultato, gli inserzionisti hanno preso atto che, sebbene le facce di un bambino siano popolari tra i consumatori, è molto meglio che il bambino abbia lo sguardo rivolto verso ciò che si desidera far poi acquistare dal consumatore. 

Se vuoi approfondire leggi qui .

2. Migliorare l’efficacia del packaging

Conosciamo tutti la sensazione che proviamo di fronte alle confezioni dei prodotti: a volte ne siamo attratti, a volte non li notiamo nemmeno, altre volte proviamo un senso di allontanamento. Alcuni pack, invece, risultano particolarmente attraenti.  Applicando tecniche di  neuroimaging. brand come Campbell e Frito-Lay hanno usato il neuroimaging per re-immaginare il loro packaging. Nei loro test il packaging è stato mostrato ai client,i rilevando e registrando le loro risposte come positive, negative oppure neutre, intervistandoli poi approfonditamente per rilevare le loro impressioni in merito ai colori, ai testi e alle immagini.

15 POTENTI ESEMPI DI NEUROMARKETING IN AZIONE

2° dei 15 POTENTI ESEMPI DI NEUROMARKETING : migliorare il packaging

Questa ricerca ha fatto emergere che i clienti hanno mostrato risposte negative alla confezione lucida, ma non hanno mostrato una risposta negativa alla confezione quando era opaca. 

Frito-Lay ha così deciso di abbandonare la confezione lucida e a proseguire con il nuovo aspetto opaco.

In sintesi:  le tecniche di neuromarketing sono ampiamente utilizzate per riprogettare imballaggi e presentazioni di prodotti..

Per saperne di più sullo studio sopra (e alcuni altri studi interessanti) dai un’occhiata a questo link .

3. Il colore è la chiave

Quando selezioni i colori, ricorda che potresti influenzare il modo in cui i potenziali clienti si sentono! I colori possono evocare una vasta gamma di emozioni, molteplici studi mostrano costantemente un legame tra certi colori e certe emozioni.

15 POTENTI ESEMPI DI NEUROMARKETING IN AZIONE

3° dei 15 POTENTI ESEMPI DI NEUROMARKETING : attenzione alla combinazione dei colori

Saper utilizzare i colori in modo efficace può essere un potente strumento di marketing. Uno degli esempi più noti è l’uso
del colore rosso onnipresente con la Coca Cola,  ma ci sono molte altre aziende che hanno anche usato il colore con grande effetto .  Esperti di neuromarketing specializzati in colori e pubblicità hanno diviso i colori in sottogruppi realizzando una guida per poterli utilizzare efficacemente. 

Cool blues, ad esempio, è il colore ideale, se si desidera attirare l’attenzione di professionisti.

Assicurati di familiarizzare con il modo in cui il colore può essere utilizzato per influenzare il comportamento di acquisto. 

Se vuoi approfondire questo argomento fai cli qui

4. Efficienza pubblicitaria

Per molti anni l’imaging cerebrale era considerata pura ricerca accademica o scientifica. Il neuromarketing, tuttavia, ha sfruttato l’incredibile potenziale dell’imaging fMRI per darci un’idea del comportamento umano e delle abitudini dei consumatori.

15 POTENTI ESEMPI DI NEUROMARKETING IN AZIONE

4° dei 15 POTENTI ESEMPI DI NEUROMARKETING :  migliorare l’efficienza dei messaggi pubblicitari

Un esempio di come il neuromarketing abbia fatto uso di fMRI è di confrontare le campagne pubblicitarie prima di rilasciarle al grande pubblico. In uno studio particolare , tre partecipanti diversi per la linea telefonica del National Cancer Institute sono stati visti dai partecipanti. La campagna pubblicitaria che ha suscitato il maggior numero di attività cerebrali in una particolare regione, ha portato a chiamate significativamente più elevate verso la hotline. Questo nuovo approccio è una nuova strada per identificare le campagne pubblicitarie che coinvolgeranno veramente il pubblico.

L’ fMRI ha un incredibile potenziale per migliorare le strategie di marketing, aumentando il coinvolgimento e l’azione.

5. La paralisi della decisione d’acquisto

A volte, la ricerca sul comportamento dei consumatori va contro ciò che potremmo aver precedentemente creduto. Uno studio della Columbia University ha rivelato che troppe scelte possono effettivamente essere un deterrente per i potenziali clienti. Utilizzando diversi tipi di configurazioni, hanno scoperto che i display contenenti un’ampia gamma di opzioni avevano meno probabilità di arrestare i clienti.

15 POTENTI ESEMPI DI NEUROMARKETING IN AZIONE

5° dei 15 POTENTI ESEMPI DI NEUROMARKETING : evitare il blocco delle decisioni

Meno è di più e, a volte i clienti possono essere sopraffatti da troppe scelte. 

Per approfondire a fai clic qui .

6. Valutazione della soddisfazione

Emotion Response Analysis (ERA) utilizza l’imaging EEG per identificare la risposta emotiva di un individuo a un prodotto, una immagine, un commercial, la pubblicità, ecc. Il livello di coinvolgimento o eccitazione emotiva in relazione a un prodotto è inestimabile per l’utente pubblicitario. Se, ad esempio, il consumatore manifesta alti livelli di frustrazione in risposta al tuo prodotto, è evidente che c’è un problema di efficienza della comunicazione che stai utilizzando. L’EEG può essere utilizzato per valutare la soddisfazione del consumatore. In uno studio EEG è stato utilizzato per valutare la soddisfazione con un trattamento dermatologico. 

15 POTENTI ESEMPI DI NEUROMARKETING IN AZIONE

6° dei 15 POTENTI ESEMPI DI NEUROMARKETING : può misurare la soddisfazione dei clienti.

Hanno scoperto che la soddisfazione del cliente è strettamente correlata con l’attivazione nei circuiti neurali coinvolti nella valutazione della sua stessa percezione della bellezza del suo viso, piuttosto che all’efficacia tangibile del prodotto.

Come fMRI, l’ EEG può far luce sui modi più efficaci di comunicare.

Se sei interessato a come l’EEG può essere usato in combinazione con un software , dai un’occhiata a questo link .

7. L’ossessione per le occasioni perdute

Una scoperta interessante utilizzata dal neuromarketing è che le persone non vogliono davvero perdersi! Le persone sono più preoccupate di ciò che potrebbero perdere piutto che di ciò che, invece, potrebbero guadagnare. Per questo motivo le strategie “compra prima che siano finiti” sono molto efficaci.

15 POTENTI ESEMPI DI NEUROMARKETING IN AZIONE

7° dei 15 POTENTI ESEMPI DI NEUROMARKETING : puoi utilizzare la cornice dell’osssesione della perdita dell’opportunità

Se si pone al consumatore una alternativa come una perdita, è molto più probabile che i consumatori acquistino . Per questo motivo, un concetto chiamato “framing” è molto importante nel contesto di neuromarketing. Questa tecnica rende i consumatori più propensi a spendere soldi ed è il modo in cui gli inserzionisti possono presentare le decisioni ai propri consumatori. Anche per prodotti premium si può utilizzare la formula: non perdere, invece che, risparmia.

8. Ancoraggio

La prima informazione che il cliente riceve è molto importante.  Può essere la base per ogni successivo processo decisionale e impostare il tono per il loro comportamento d’acquisto. I neuroscienziati hanno scoperto un difetto nel funzionamento della mente e in che modo raggiunge le decisioni. Come individui, raramente siamo in grado di valutare il valore di qualcosa in base al suo valore intrinseco, ma lo confrontiamo con le opzioni circostanti.

I consumatori odiano sentire che stanno perdendo un affare, quindi assicurati di sottolineare che saranno destinati a perderlo.

15 POTENTI ESEMPI DI NEUROMARKETING

Una preziosa applicazione del neuromarketing pertanto è quella di sfruttare questo “effetto di ancoraggio”.  Se, ad esempio, stai guardando due camere d’albergo che hanno un prezzo simile ma una la mattina offre un caffè gratuito al momento del chek -out, è molto più probabile che tu scelga l’ hotel che ti offre il good-by coffee
Se ti sono comodi entrambi, molto probabilmente non esplorerai la qualità delle camere offerte o le caratteristiche dettagliate dei due hotel.

Gli utenti pubblicitari spesso ne approfittano quando confrontano pacchetti di offerte, l’uno di fronte all’altra.  Creando ancore forti potremmo ritrovarci a stipulare contratti impegno di medio periodo. Carpe diem? Si cogliamo l’attimo per lasciare un prima buona impressione

L’ancoraggio può aiutarti a chiudere negoziazioni win win con la massima efficienza! 

Questo articolo è interessante, evidenzia come i metodi di ancoraggio possono funzionare per le aziende Anche la tua!.

9. Il desiderio di velocità

Il neuromarketing è utile per individuare le tendenze dei clienti. Spesso le aziende spesso cercano di mostrare un senso di sicurezza, quando magari ai loro clienti interessa di più la velocità e l’efficienza. PayPal lo ha scoperto conducendo uno studio che ha rilevato che la promessa di praticità ha attivato il cervello più della sicurezza . Hanno usato queste informazioni per convertire più acquirenti al loro servizio di pagamento online, sottolineando la velocità del loro sistema di pagamento

 15 POTENTI ESEMPI DI NEUROMARKETING
9° di 15 POTENTI ESEMPI DI NEUROMARKETING : la velocità

Se può sembrare che enfatizzare la sicurezza di un prodotto potrà conquisterà i clienti, si può anche pensare di trasmettere un messaggio che sottolinei la velocità ed efficienza del servizio!

10. Rivelare le verità non dette

Durante il test di un nuovo annuncio, Cheetos ha utilizzato focus group ed EEG per valutare la risposta dei consumatori . In questo annuncio, una donna ha giocato uno scherzo alla sua amica. Le ha riempito la lavatrice carica del bianco bucato con Cheetos arancioni.  I gruppi di discussione hanno risposto con un forte senso di antipatia per il video commercial, tuttavia quando è stato condotto lo studio EEG con gli stessi partecipanti, è emersa la verità profonda: quel video gli piaceva davvero! I partecipanti al focus group hanno avuto paura di esprimere il fatto che hanno trovato l’annuncio umoristico, insomma si sono comportati “political correct” con grande ipocrisia verbale per non esser mal giudicati o, perlomeno esser giudicati scortesi dagli altri partecipanti. In questo modo, il neuromarketing può rivelare pensieri e preferenze profondi, veri e nascosti!

15 POTENTI ESEMPI DI NEUROMARKETING IN AZIONE

10° dei 15 POTENTI ESEMPI DI NEUROMARKETING : scopri le verità non dette.

Le tecniche di neuromarketing possono rivelare verità non dette, nascoste. 

Per leggere di un’altra interessante tecnica in grado di illuminare i nostri processi mentali, controlla lo IAT .

11. Bastone e carota

Anche il design dei videogiochi ha iniziato a utilizzare i principi psicologici nel processo di progettazione del prodotto, in particolare utilizzando premi e punizioni per realizzare giochi coinvolgenti e per far sì che le persone li interpretino . 

15 POTENTI ESEMPI DI NEUROMARKETING IN AZIONE

11° dei 15 POTENTI ESEMPI DI NEUROMARKETING : non dimenticare mai il piacere dell’esperienza positiva per i tuoi clienti

Aumentando la ricompensa presentata dal gioco, l’azione può anche aumentare i livelli di dopamina (un neurotrasmettitore) all’interno del cervello. Questo neurotrasmettitore è associato al piacere e alle associazioni positive, che possono aumentare l’attaccamento per continuare a giocare.

Creare un’esperienza piacevole per i consumatori per tenerli collegati e fidelizzarli a prodotti e servizi.

I game designer ora stanno assumendo psicologi per aiutare nella progettazione del gioco, costruendo principi psicologici direttamente nelle meccaniche di gioco.

12. Test dei prototipi

Sebbene le pubblicità siano ovviamente di vitale importanza per influenzare il comportamento dei consumatori, anche la progettazione dei prodotti può essere strumentale al successo del prodotto.

15 POTENTI ESEMPI DI NEUROMARKETING IN AZIONE

12° dei 15 POTENTI ESEMPI DI NEUROMARKETING : se hai un nuovo prodotto, prima di ingegnerizzare la produzione testalo su un campione di potenziali clienti escopri come emozionarli

In un famoso caso di neuromarketing, Hyundai ha utilizzato l’EEG per testare i propri prototipi . Hanno misurato l’attività cerebrale in risposta a diverse caratteristiche del progetto ed hanno esplorato quale tipo di stimolazione avrebbe avuto maggiore probabilità di essere preferita al momento dell’acquisto dell’ auto. I risultati di questo studio hanno portato Hyundai a cambiare il design esterno delle auto stesse!

La crescita del neuromarketing ha la capacità di trasformare il mondo in cui viviamo.

13. Stabilire il giusto prezzo

15 POTENTI ESEMPI DI NEUROMARKETING

13° dei 15 POTENTI ESEMPI DI NEUROMARKETING : quando scegli il prezzo pensa in termini di impulso/razionalità dell’acquisto

Siamo tutti consapevoli che il prezzo di qualcosa a € 9,99 invece di $ 10 è una tattica pubblicitaria, ma funziona sempre? Una serie di nuove scoperte sta facendo luce su questa secolare domanda . Una nuova affascinante informazione usata dai neuromarcatori è che le cifre tonde hanno maggiori probabilità di funzionare insieme al processo decisionale emotivo, ad esempio per la vendita di una fragranza in profumeria, classico acquisto d’impulso, mentre le figure più complesse funzionano meglio quando il cervello logico è più impegnato, come ad esempio quando è impegnato nella interpretazione di un preventivo complesso . Questo perché numeri complessi rendono più più difficile l’attività razionale del cervello, insinuando che la decisione più logica è di scegliere il prodotto che ha un prezzo più complesso .

Segui l’approccio neuromarketing per impostare il prezzo!

14. Layout del sito web

E qui, anche noi, abbiamo già utilizzato tecniche di neuromarketing . Le abbiamo utilizzate per informare chi ha progettato questo sito WEB. Da schemi di colori, layout, dimensioni dei caratteri e oltre, i neuromarcatori stanno esplorando le preferenze del nostro sito web. Ora ci sono alcune regole salde per quanto riguarda la creazione di siti web. Ad esempio, l’utilizzo di certificazioni, testimonianze e widget sociali attirerà sicuramente più clienti rispetto a quelli che non lo fanno .

15 POTENTI ESEMPI DI NEUROMARKETING

14° dei 15 POTENTI ESEMPI DI NEUROMARKETING : Chiedi al designer del tuo sito WEB di utilizzare tecniche di neuromarketing 

Un’altra scoperta interessante è che i nuovi layout di sito Web in stile orizzontale sono meno efficaci di quelli tradizionali, verticali . Questo perché leggere le pagine Web dall’alto in basso coinvolge il cervello e rende gli spettatori più propensi a continuare a scorrere.

Usa la scienza per informare il design del tuo sito web. 

Per scoprire altri 15 modi per coinvolgere il traffico Web, dai un’occhiata a questo link .

15. I titoli memorabili

I titoli sono una delle prime cose che lo spettatore vede e devono distinguersi e farsi notare. Di conseguenza sono stati pesantemente testati , con una nuova tecnica di neuromarketing chiamata “titoli di Hippocampal”.  Perché? Cosa significa ? I ricercatori dell’University College di Londra hanno scoperto che quando una frase familiare viene leggermente alterata, il nostro ippocampo viene attivato e la nostra attenzione viene stimolata! Molti blogger hanno utilizzato l’esempio di Patron e il loro slogan di marketing “Practice makes Patron” come questo, ad esempio.

15 POTENTI ESEMPI DI NEUROMARKETING

15° dei 15 POTENTI ESEMPI DI NEUROMARKETING : scegli titoli memorabili i

Se sorprendi il cervello, la tua campagna pubblicitaria sarà molto più efficace.

Speriamo che tu abbia apprezzato questi esempi. Se vuoi saperne di più sul neuromarketing e vedere come si può migliorare la tua conoscenza sui temi del neuromarketing, non esitare a metterti in contatto  con noi.

E adesso divertiti!

15 POTENTI ESEMPI DI NEUROMARKETING

The Emotional Test Drive: Measuring Driver Engagement [Video]

NEUROMARKETING. VUOI SAPERE COSA È

Se vuoi sapere come Problem Solving può essere utile per migliorare la tua comunicazione, anche con le nuove metodologie di neuromarketing, adesso che sai che cos’è e ne hai appreso l’abc, entra in contatto con noi, con solo qualche clic. 

Eccellenza competitiva e distintiva

NEUROMARKETING. VUOI SAPERE COSA È

Per tutti i giovani manager, i quadri e chiunque abbia un ruolo di responsabilità all’interno di un’organizzazione, “Eccellenza competitiva e distintiva” rappresenta la guida ideale per posizionare il proprio brand individuale all’interno delle organizzazioni, facilitare le proprie eccellenze comunicazionali finalizzate all’ottenimento di ciò che si vuole: come persona, come team e come organizzazione. Un percorso attraverso il riconoscimento degli aspetti cognitivi delle relazioni, che permette di “volare alti” superando abilmente preconcetti e pregiudizi, focalizzando i messaggi relazionali con un controllo continuo dei feedback verbali e non verbali e, le energie proprie e dei collaboratori sulle priorità delle attività professionali e personali. Apre gli occhi sulle trappole e sugli inganni che il manager affronta nella sua vita quotidiana permettendogli di sviluppare le capacità di separare fatti, opinioni e sentimenti, ottenendo nuove e solide relazioni umane basate sull’etica della fiducia. Prefazione di Paola Lazzarini.

Articolo tratto e liberamente tradotto da /imotions.com.

Photo credit: Kyle Loftu ePhoto by Allef Vinucius

NEUROMARKETING. VUOI SAPERE COSA È ?

Neuromarketing. Vuoi sapere cosa è per poterne parlare con cognizione di causa?

Parlando con colleghi, amici, competitor e clienti ne ho sentite di tutti i colori, e allora ho pensato di descrivere cosa è il neuromarketing, come se avessimo 5 anni.

COME SI PUÒ USARE PER MIGLIORARE I RISULTATI DI COMUNICAZIONE?

In passato, prima del content marketing e social media marketing, il cliente di una agenzia avrebbe potuto aumentare il budget chiedendoci di di acquistare più annunci, sponsorizzare eventi aggiuntivi o lanciare il suo logo su una fiancata di autobus.

Oggi, la più grande sfida è invece quella di ottenere risultati migliori spendendo meno soldi.

Come risolvere questa sfida? Neuromarketing .

Usando le modalità di comunicazione suggerite dal neuromarketing, e sapendo cosa è il neuromarketing, almeno l’abc, si possono ripensare strategie di marketing più intelligenti che possono aumentare l’efficacia degli sforzi.

L’obiettivo è capire come funziona effettivamente il cervello del cliente e quali effetti avrà il marketing sulla popolazione dei consumatori.

Roger Dooley , nel suo libro Brainfluence e scrittore del blog Neuromarketing dal 2005, descrive 100 tattiche per convincere e persuadere. E’ anche qui che ho scoperto l’ABC di cosa è il neuromarketing.

Dooley rimane lontano dal gergo scientifico e si concentra sui consigli pratici che servono ai marketer come noi per far funzionare le loro idee nella varie situazioni di budget ed in quasi tutte le aziende. Siano esse BtoB o BtoC, perché in ogni caso sempre ad esseri umani ci si rivolge.

I consumatori stanno inconsciamente definendo ciò che vogliono, quanto pagheranno e forse anche quali attività promozionali li attirano ogni giorno.

La chiave per ottenere risultati con minori sforzi sta proprio nel capire questo.

Cos’è il Neuromarketing. Se vuoi sapere come funziona.

Esistono due metodi di base per monitorare l’attività cerebrale dei potenziali clienti, ciascuno con i propri pro e contro: la risonanza magnetica funzionale (fMRI) e l’elettroencefalogramma (EEG).

L’utilizzo della fMRI comporta l’uso di un potente magnete per tracciare il flusso sanguigno del cervello mentre i soggetti rispondono a segnali audio e visivi.

Ciò consente agli esaminatori di accedere a una parte profonda del cervello nota come “centro di piacere” e consente agli esperti di marketing di sapere come le persone stanno realmente rispondendo al loro lavoro.

I punti di debolezza della fMRI sono il suo prezzo e il suo disagio. Le apparecchiature sono molto costose da utilizzare (fino a € 1.000 all’ora per macchina) e i soggetti devono giacere completamente fermi su una macchina di grandi dimensioni.

L’elettroencefalogramma, d’altra parte, è molto più economico di fMRI e, utilizzando un cappuccio di elettrodi attaccato al cuoio capelluto del campione, ne consente anche i movimenti.

Questi elettrodi misurano le onde elettriche prodotte dal cervello e consentono ai ricercatori di monitorare le emozioni istintuali ed emotive come rabbia, eccitazione, dolore e lussuria attraverso le fluttuazioni dell’attività cerebrale.

Tuttavia, a differenza della fMRI, l’EEG è più superficiale, non concede l’accesso alle parti profonde del cervello dove si trova il centro del piacere.

Il neuromarketing è in circolazione da circa un decennio e sembra solo crescere in popolarità.

Nonostante gli scettici e gli oppositori, le grandi aziende hanno già iniziato ad utilizzare questa tecnologia per progettare i loro prodotti, imballaggi e campagne pubblicitarie.

Come hanno usato il Neuromarketing i brand negli USA?

Marchi come Campbell’s Soup , Gerber e Frito-Lay hanno usato il neuromarketing per restyling dei loro progetti di packaging.In questi casi, i consumatori sono stati esposti alla confezione di un prodotto pezzo per pezzo e la loro risposta è stata registrata come positiva, neutra o negativa. Queste informazioni sono state quindi utilizzate in concomitanza con un colloquio approfondito per analizzare punti specifici che alla fine hanno portato a cambiamenti di elementi come colore, dimensione del testo e immagini .

Frito-Lay, ad esempio, scoprì che le confezioni opache con le foto delle patate non scatenavano una risposta negativa, mentre le borse lucide con le immagini di patatine su di esse lo facevano. In pochi mesi, sono state progettate nuove confezioni e quelle lucide sono state abbandonate.

In un altro caso, Hyundai ha utilizzato il neuromarketing quando ha fornito trenta cuffie EEG ai partecipanti e ha chiesto loro di esaminare un prototipo di auto per un’ora.

Ultimo, ma non meno importante, PayPal ha scoperto che gli spot incentrati sulla velocità e la convenienza hanno innescato una risposta significativamente più alta rispetto a quella di sicurezza e sicurezza pubblicitaria e hanno sviluppato una campagna pubblicitaria completamente nuova basata sui risultati .

L’abc del neuromarketing per sapere cos’è e come è stato applicato dai grandi brand.

5 modi per utilizzare il neuromarketing oggi

1° Usa caratteri semplici per incoraggiare l’azione

In Brainfluence , uno dei miei capitoli preferiti discute gli esperimenti di marketing condotti per quanto riguarda i caratteri, la lunghezza e persino il peso dei documenti. Per anni, a molti di noi è stato detto di “mantenerlo semplice”, beh, gli esperimenti completati da Hyunjin Song e Norbert Schwarz all’Università del Michigan hanno invece dimostrato che i consumatori possono davvero essere influenzati da caratteri semplici o complessi. “Se devi convincere un cliente, un cliente o un donatore a svolgere un qualche tipo di compito, dovresti descriverlo in un font semplice e facile da leggere”, ci dice Roger Dooley nel suo capitolo “Brainfluence in Print.”

Questo è ovvio per tutto il contenuto relativo al sito Web, inclusi i moduli. Le istruzioni per il riempimento del modulo dovrebbero essere in un font facile da leggere e semplificate il più possibile.

Più è difficile fare qualcosa, maggiore è l’attrito che crea e meno persone saranno disposte ad agire.

2° Fai ricordare ai consumatori i caratteri complessi

Dooley descrive anche la complessità. Semplificando e leggendo facilmente i caratteri è possibile aiutare i consumatori ad agire con le istruzioni mentre, il richiamo della memoria, viene potenziato con un font complesso. Stai attento però! Questo non significa che dovresti usare un font complesso per il tuo logo, numero di telefono o tag line. Usa questa tattica per informazioni importanti solo sulla tua copia web. Un font complesso non sarà solo più memorabile, ma attirerà più attenzione visivamente.

Qui puoi scaricare il pdf del report If It’s Hard to Read, It’s Hard
to Do
di Hyunjin Song e Norbert Schwarz

3° Usa la direzione dello sguardo per dirigere l’attenzione

Se stai usando un’immagine di una persona o anche di un animale, dai un’occhiata ai loro occhi. James Breeze, uno specialista australiano di usabilità citato in Brainfluence di Dooley, ha studiato come le persone vedono le pubblicità con i bambini . Nella sua ricerca, ha scoperto che le persone guardano a ciò che il testimonial sta guardando. Quindi, assicurati di orientare il viso nel tuo annuncio per vedere a cosa vorresti che lo spettatore si concentri.

4° Acquisisci fiducia con i clienti mostrando fiducia

La fiducia è molto importante quando si tratta di ottenere referenze e costruire un business credibile. Se vuoi che i tuoi clienti si fidino davvero di te, devono sentirsi fidati. Ecco alcuni suggerimenti rapidi di Brainfluence su come puoi dimostrare la fiducia con i tuoi clienti: Offri una prova con poche restrizioni
Stabilire credito senza lunghe forme o un lungo processo di selezione – Fornire informazioni riservate senza che un potenziale cliente o cliente firmi una NDA

5° Un sorriso va molto lontano

Molti marketer si affidano alla fotografia d’archivio per “personalizzare” il loro sito web. Lo facciamo anche noi! Questo potrebbe essere un modo rapido per mostrare personalità e “umanizzare” il marchio, ma cosa dovrebbe essere considerato quando si seleziona l’opzione migliore? Scegli la foto sorridente di una donna o di uomo che però rappresenti una personalità professionale. Gli studi dimostrano dalle ricerche di mercato che l’immagine di “miglioramento dell’umore” può influenzare la volontà di spesa dei clienti.

Pensieri finali su cosa è l’abc del neuromarketing adesso che anche tu che lo vuoi sapere lo sai

Rompere il disordine ha dimostrato di essere un compito sempre più difficile al giorno d’oggi e gli operatori di marketing come noi sono sempre alla ricerca di vantaggi competitivi. Comprendere le radici più basilari delle emozioni umane è vitale per comprendere il comportamento di acquisto di un consumatore. La bellezza del neuromarketing è la sua capacità di integrarsi nelle strategie di marketing, sia nelle strategie di sell in, sia nelle strategie di sell out.

E’ come offrire una bevanda calda e fare accomodare il cliente su una comoda morbida sedia, durante una negoziazione di vendita.

Queste sono tutte tattiche alle quali il nostro cervello risponde inconsciamente.

La consapevolezza delle tattiche di marketing che potrebbero influire sui tuoi sforzi sarà il modo migliore per ottenere risultati migliori. E con meno soldi!

Se volevi sapere cosa è il neuromarketing, è tutto qui, spero tu abbia compreso cosa sia.

NEUROMARKETING. VUOI SAPERE COSA È

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Eccellenza competitiva e distintiva

NEUROMARKETING. VUOI SAPERE COSA È

Per tutti i giovani manager, i quadri e chiunque abbia un ruolo di responsabilità all’interno di un’organizzazione, “Eccellenza competitiva e distintiva” rappresenta la guida ideale per posizionare il proprio brand individuale all’interno delle organizzazioni, facilitare le proprie eccellenze comunicazionali finalizzate all’ottenimento di ciò che si vuole: come persona, come team e come organizzazione. Un percorso attraverso il riconoscimento degli aspetti cognitivi delle relazioni, che permette di “volare alti” superando abilmente preconcetti e pregiudizi, focalizzando i messaggi relazionali con un controllo continuo dei feedback verbali e non verbali e, le energie proprie e dei collaboratori sulle priorità delle attività professionali e personali. Apre gli occhi sulle trappole e sugli inganni che il manager affronta nella sua vita quotidiana permettendogli di sviluppare le capacità di separare fatti, opinioni e sentimenti, ottenendo nuove e solide relazioni umane basate sull’etica della fiducia. Prefazione di Paola Lazzarini.

Photo credit: Kyle Loftu

Le sorprese 2019 nei reparti ortofrutta

Marketing dei freschi: “SURPRISES IN STORE” le sorprese 2019 nei reparti ortofrutta suggerite da FRUIT LOGISTICA TREND REPORT 2019

Uno sguardo ai comportamenti ed alle aspettative dei consumatori nei confronti del reparto ortofrutta dei punti di vendita.

Il 2019 porterà nei reparti dei freschi e dell’ortofrutta molte sorprese oltre i prodotti, le gamme, la qualità: nuove modalità partnership con gli attori della catena del valore.

Il suggerimento che emerge con forza dalla survey è che i prodotti freschi svolgono un ruolo fondamentale nel commercio al dettaglio anche se non dovrebbe sorprendere nessuno.

Ciò che potrebbe non essere così facilmente evidente, è la velocità con cui sta cambiando il mercato dei prodotti freschi.

I clienti ora si aspettano prodotti freschi di buona qualità in ogni punto vendita.

LE SORPRESE 2019 NEI REPARTI ORTOFRUTTA

Un vantaggio competitivo tra LE SORPRESE 2019 NEI REPARTI ORTOFRUTTA

Ottenere il vantaggio competitivo della freschezza del mercato è sempre più difficile. In un ambiente in continua evoluzione, frutta e verdura fresche stanno diventando il fulcro del successo di qualsiasi negozio al dettaglio. La distribuzione di frutta e verdura si è evoluta in nuove direzioni e le percezioni di ciò che conta nei reparti frutta e verdura stanno cambiando, così come le aspettative sulla gamma di prodotti offerti.

Una buona notizia ma c’è una presa di posizione:

Come evidenziato dal Rapporto sull’andamento di Fruit Logistica dello scorso anno, la distribuzione di frutta e verdura si è evoluta in nuove direzioni; e le percezioni di ciò che conta nei raparti frutta e verdura stanno cambiando, così come le aspettative sulla gamma di prodotti offerti.

I consumatori stanno diventando generalmente molto più sofisticati nei loro acquisti . Non sono solo più attenti all’ambiente, ma richiedono maggiori informazioni sui prodotti che scelgono di acquistare.

Proprio da dove arriva la loro frutta e verdura, da come è stata prodotta, quanto sia realmente fresca: questi sono le richieste più rilevanti per i consumatori in molti mercati.

Allo stesso tempo, un’alimentazione sana e allo stesso tempo, conveniente rappresentano fattori estremamente rilevanti.

Anche se appaiono contraddittorie queste tendenze, in effetti non lo sono come sembrerebbe apparire: alcuni segmenti di clienti vogliono mangiare in modo sano con la massima comodità possibile.

Fornitori e rivenditori possono quindi accettare queste nuove, sfidanti, opportunità

Sorprese in negozio, Il rapporto Trend di Fruit Logistica di quest’anno spiega di più su queste sfide e opportunità, ed offre suggerimenti su come i produttori, i fornitori e i rivenditori potrebbero reagire meglio

ln Italia, le sorprese che vedremo nel 2019 nel reparto ortofrutta partiranno dai desideri espressi dai clienti che hanno trovato risposte soddisfacenti in tre importanti insegne.

LE SORPRESE 2019 NEI REPARTI ORTOFRUTTA
Importanza delle categorie di prodotti per la soddisfazione generale nei confronti di ortofrutticoli Correlazione, soddisfazione freschezza rispetto alla soddisfazione della categoria – Importanza dei criteri di soddisfazione per la soddisfazione di F & V Correlazione, criteri di soddisfazione per categoria e soddisfazione – L’insegna migliore per acquistare prodotti freschi Condivisione dei clienti fedeli come miglior negozio per acquistare prodotti freschi

La qualità del cibo fresco nel punto vendita gioca un ruolo chiave nella scelta dello stesso punto vendita dove i clienti decidono di fare la spesa per i propri i prodotti alimentari.

Ciò è sottolineato nel sondaggio tra i consumatori:

il 59 percento degli intervistati ha detto che la qualità nel reparto degli alimenti freschi rappresenta il fattore più importante nel determinare la loro scelta di punto vendita.

LE SORPRESE 2019 NEI REPARTI ORTOFRUTTA

Guardando un po ‘più a fondo, il sondaggio rivela che la qualità del cibo fresco determina anche la dimensione del paniere d’acquisto.

I clienti soddisfatti della qualità del cibo fresco di un negozio lo visiteranno il 7% più frequentemente rispetto a quelli che non lo sono.

Ancora più significativo, il loro paniere medio è maggiore del 24 per cento.

Considerando il fatto che il 47% degli intervistati dichiara di essere disposto a pagare di più per alimenti freschi di migliore qualità diventa chiarissima l’importanza che viene ad assumere il reparto ortofrutta per la redditività di un’azienda di vendita al dettaglio di prodotti alimentari .

La soddisfazione per il cibo fresco sembra avere un impatto più profondo sugli acquirenti con più potere d’acquisto, giocando un ruolo ancora più determinante nella decisione del punto vendita per molti dei segmenti di mercato più ricchi d’Europa.

In Germania, ad esempio, circa il 68% delle famiglie ad alto reddito afferma che il cibo fresco è il motivo più importante di scelta del punto vendita.

Quelle famiglie non solo totalizzano un 6% in più di visite rispetto alla media, ma spendono anche il 53% in più.

In breve, nessun negozio dovrebbe mai trascurare la qualità quando si tratta di prodotti freschi.

Qual è la motivazione che spinge il cliente all’interno del reparto freschi?

La risposta risulta sorprendentemente semplice:

la cosa più importante per i consumatori è la qualità stessa.

La qualità rappresenta da sola il 33% della soddisfazione totale

Sebbene l’idea di qualità come massima priorità per gli acquirenti non sia affatto inaspettata, un’analisi più attenta del loro atteggiamento nei confronti della qualità rivela una serie di sorprese.

Dietro questa risposta apparentemente semplice, ci sono stati alcuni notevoli cambiamenti nelle aspettative, cambiamenti nella domanda che sono alla base delle scoperte di questo rapporto.

Nel sondaggio tra i consumatori, le sorprese nei reparti ortofrutta nel 2019 non finiscono qui.

Le risposte ricevute dai clienti a maggior potere d’acquisto, danno un suggerimento, un indizio importante per i rivenditori più attenti.

I dati mostrano che questi clienti si preoccupano di più del servizio, hanno un maggiore impegno per l’ambiente e richiedono una gamma più specializzata rispetto al consumatore medio.

Con un po ‘di immaginazione, questo ha il potenziale di tradursi nel nucleo di una strategia di potenziale differenziazione in due aree distinte: in primo luogo, gamma di prodotti; e in secondo luogo, l’esperienza di acquisto.

Cosa serve al punto vendita per soddisfare la domanda di prodotti sani e salutari dei clienti? Per frutta e verdura fresca che creano una connessione emotiva e per prodotti che lasciano il consumatore con la coscienza pulita?

Gamma di prodotti, collaborazione con produttori, packaging, progettazione di negozi, personale e comunicazione nel punto vendita

Promuove le partnership tra gli attori della catena del valore

LE SORPRESE 2019 NEI REPARTI ORTOFRUTTA partono dall’inizio della catena del valore grazie ai feedback dei distributori

Promuovere la collaborazione tra produttore e rivenditore E’ questo Il suggerimento che emerge è che il livello di collaborazione con produttori e coltivatori aumenterà nei prossimi anni a causa della necessità di innovazione più rapida e del desiderio dei distributori, delle insegne di garantire una qualità differenziata a lungo termine.

Insegne, distributori e produttori potranno alleare in buone collaborazioni con l’obiettivo comune di voler realizzare un’innovazione più veloce e più significativa.

In genere, le insegne sono nella posizione migliore per avere una comprensione approfondita del modello della domanda dei consumatori e di come questo stia cambiando, mentre i produttori sono gli esperti nello sviluppo del prodotto.

La sfida, tuttavia, è che al momento possono essere necessari fino a nove mesi per introdurre nuovi prodotti in un negozio.

In primo luogo, il rivenditore può studiare i desideri dei clienti e il loro feedback, e panorama competitivo in profondità potrà suggerire i miglioramenti all’interno del team di gestione delle categorie.

Se queste idee verranno poi comunicate ai produttori, che potrà o non potrà accettare queste sfide in questa fase o con la loro competenza di produzione potrà suggerire vie alternative con il beneficio di poter sviluppare nuovi prodotti come team collaborativo .

L’aumento della velocità di commercializzazione, cruciale nei segmenti in rapida evoluzione sarà un ulteriore beneficio tratto da una più stretta collaborazione lungo tutta la catena del valore agroalimentare.

Il secondo aspetto che favorisce una maggiore collaborazione tra rivenditori e fornitori è il desiderio di erogare una qualità differenziata a lungo termine come’opportunità garantire un vantaggio competitivo a rivenditori e produttori, stabilendo relazioni sicure e profonde con impegni più lunghi sostenuti da investimenti comuni.

Quali saranno quindi le altre sorprese nei reparti ortofrutta nel 2019?

In conclusione, è chiaro che i clienti chiedono prodotti distintivi che siano autentici in termini di origine, nonché completa affidabilità per poter poi fare acquisti ripetuti.

Vogliono placare la propria coscienza e tuttavia esigere una maggiore praticità.

Questo rapporto sulla tendenza Fruit Logistica mostra come queste apparenti contraddizioni possono essere soddisfatte, e in effetti come vengono già soddisfatte da produttori e rivenditori più innovativi.

Le insegne più all’avanguardia hanno capito che il successo non riguarda solo migliorare le gamme di prodotti , ma anche lo sviluppo di relazioni fidelizzanti con questi clienti.

Essere completamente affidabili sulla qualità non è più sufficiente per distinguere i rivenditori e consentire loro di conquistare quote di mercato.

La fidelizzazione del cliente deriva dal saper attrarre con continuità le persone nel punto di vendita con una shopping experience dedicata il cibo, in particolare frutta e verdura, con l’allestimento di scenografie sempre più teatrali.

Sono le lezioni che l’industria sta imparando dai migliori brand.

Forse le sorprese 2019 nei reparti ortofrutta saranno proprio queste

Se vuoi puoi scaricare qui tutta la ricerca TREND REPORT 2019 Fruit Logistica, basta un clic.

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LE SORPRESE 2019 NEI REPARTI ORTOFRUTTA
PROBLEM SOLING EXPERTISE
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LE SORPRESE 2019 NEI REPARTI ORTOFRUTTA
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Eccellenza competitiva e distintiva

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marketing strategico problem solving

Il marketing strategico problem solving applicato alla SWOT analysis per passare dall’orientamento alla produzione alle strategie persona a persona.

Prima di cucire un piano di formazione prendiamo le misure per sapere cosa concretamente ti serve per raggiungere i tuoi obiettivi d’impresa, professionali e personali.

Scegli qui i contenuti di marketing strategico, applicato col metodo problem solving sartoriale per creare una formazione su misura per le tue esigenze

L’impresa ed il suo micro-ambiente, dove scoprire i punti di forza ed i punti di debolezza

Il mercato e il macro-ambiente dove sorgono le opportunità e le minacce

SWOT analysis e analisi dei mercati

Quali funzioni assolve chi si assume la responsabilità del marketing strategico

Pianificazione di medio termine come ruolo strategico

Il Cliente al centro ell’impresa: segmentazione, clusterizzazione definizione dei target di riferimento e individuazione del marketing mix

Il processo d’acquisto dei clienti BtoB e dei clienti BtoC aspetti comuni ed aspetti diversificanti nell’ottica mel marketing persona a persona.

Scegliere una politica prezzo o di valore percepito? Quali attributi valorizzano l’offerta? Aspetti tangibili ed intangibili del marketing mix

I cicli di vita nel marketing: Cicli di vita dei mercati, Cicli di vita dei prodotti, Cicli di vita dei clienti.

Strategic Marketing Analysis per definire obiettivi e scelte strategiche

Quanto è attraente un mercato? Soglie in entrata e soglie in uscita.

Competitività o concorrenzialità? Quale strategia di marketing strategico problem solving è meglio adottare in funzione dell’appetibilità del mercato.

La leva della distribuzione come leva strategica Trade Marketing Mix del distributore

Elementi di differenziazione tangibili ed intangibili

Posizionamento tangibile secondo quote di mercato ed intangibile secondo la qualità percepita del brand

La piramide di Aaker nella strategia problem solving del marketing del brand

Differenze tangibili ed intangibili tra marchio e brand

Gestione dell’immagine percepita e creazione di un brand di successo ed un posizionamento distintivo e competitivo di una Equity Brand Sostenibile

Presidiare la supply chain per riuscire ad integrare l’offerta con tutti gli attori della distribuzione

Elementi di base per costruire una blockchain che garantisca l’origine del prodotto al consumatore finale

La leva promozionale come asset della creazione del valore

Saper scegliere se preferire investimenti fissi che valorizzano l’offerta o investimenti variabili che incrementino le vendite.

I capitoli fondamentali di un piano marketing strategico problem solving

La condi-visione delle scelte strategiche di marketing come leva motivazionale delle risorse umane

Per nostra scelta non abbiamo un catalogo di corsi standard.

Grazie alla nostra metodologia Focus Group Problem Solvingcreiamo corsi di formazione e coaching sui temi e sui contenuti di marketing, strutturati nelle modalità più idonee per risolvere problemi specifici di crescita della cultura d’impresa o personale.

Il primo focus group Problem Solving Formazione e Coaching marketing è gratuito, dura al massimo un paio d’ore e fa emergere con estrema efficacia l’esigenza contingente di formazione alla quale potremo rispondere con una proposta di ideazione e progettazione sartoriale e sempre sostenibile.

MARKETING STRATEGICO PROBLEM SOLVING
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Eccellenza competitiva e distintiva

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WEB PROBLEM SOLVING

Come possiamo aiutarti?

Per le piccole e medie imprese che devono affrontare strategie e tattiche di marketing e web marketing problem solving può aiutarle risolvere alcuni problemi cruciali.

Un recente studio Wall Stret Journal ha rilevato che più della metà, il 54% delle PMI USA, è preoccupata perché le loro tecnologie superano la loro stessa capacità di competere.

Un sito web radicato nella tecnologia, anche la più attuale, rischia di affliggere un business o contrastare la generazione del profitto aspettato.

Conosci la legge del martello di Maslow?

Se l’unico strumento che hai in mano è un martello, ogni cosa inizierà a sembrarti un chiodo! Abraham Maslow


In altri termini, la tecnologia e non è l’unica soluzione per  tutti i problemi di marketing, sia digitale, sia analogico.

Non a caso ci chiamiamo Problem Solving e, per noi, la tecnologia è solo una funzione della strategia di web marketing.

In ogni, il più delle volte, esistono alcuni di problemi relativi alle strategie di marketing ed al sito web che, se risolti possono contribuire a far crescere clienti, fidelizzali, e far crescere sensibilmente il ROI di comunicazione

Quali problemi del sito WEB possiamo risolvere?

Vuoi una strategia di web marketing?

Pensi di avere un sito web mal progettato?

Desideri lead qualificati? una strategia di funnelmarketing?

Desideri creare una storia avvincente che ruota attorno al tuo marchio?

Vuoi aumentare il traffico organico e scalare la tua SERP? 

WEB PROBLEM SOLVING
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come emozionare il marketing business to business

Si può emozionare il marketing BtoB? Magari col metodo problem solving ?

Anche nel marketing B2B le emozioni contano.

Molto di più di quanto si possa immaginare.

Ma come si possono comunicare emozioni, come si può emozionare il marketing btob? Come si possono affrontare i valori personali ? Come si può riuscire a passare dalla promozione all’emozione e creare una forte connssione tra i clienti B2B ed il brand?

La  ricerca di Motista e ThinkGoogle evidenziano con chiarezza come i brand B2B abbiano relazioni molto più emotive con i loro clienti rispetto ai brand B2C.

COME EMOZIONARE IL MARKETING

valore aziendale percepito, per accordo sulla media del marchio .  D,  “questo marchio ci aiuterà a raggiungere gli obiettivi aziendali”
COME EMOZIONARE IL MARKETING

Percezione di “Vantaggi unici” dei clienti del fornitore  D: “Vedi una vera differenza tra i fornitori e apprezzi questa differenza abbastanza da pagarla?”

La ricerca, che ha coinvolto oltre 3.000 marche, mostra che tra i marchi B2B, circa il 50% delle relazioni tra fornitore cliente sono caratterizzate da connessioni emotive mentre tra i brand B2C le relazioni emozionalmente coinvolgenti con solo il 14%

Per distinguersi, i marketer B2B possono creare entusiasmo.

Come? Costruendo connessioni emotive con i propri clienti, che possono generare importanti risultati di acquisto come l’intenzione di acquisto e il potere di determinazione dei prezzi. 

Gli acquirenti B2B hanno quasi il 50% in più di probabilità di acquistare un prodotto o un servizio quando percepiscono un valore personale come, ad esempio, l’opportunità per avanzamento di carriera oppure la crescita di fiducia e orgoglio che deriva dalle loro scelte, dalle loro decisioni di acquisto per il business della loro impresa. 

Dalla ricerca emerge che un cliente coinvolto emotivamente è 8 volte più propenso a pagare un prezzo più alto per prodotti e servizi comparabili quando ne percepisce un valore personale.

Se il tuo mercato è BtoB, le tue vendite sono comunque persona a persona.

Immagina un acquisto su amazon, l’attenzione è prevalentemente focalizzata sul pricing. Quando si atterra su un e-commerce prevale l’aspetto razionale. L’aspetto emozionale è prevalente nel momento della ricerca delle soluzioni ai propri bisogni, quando si esplorano i siti dei brand

COME EMOZIONARE IL MARKETING

Ci piace pensare alle organizzazioni come razionali e logiche. La verità è che dentro ogni impresa lavorano delle persone, come te che stai leggendo questo articolo.

Siamo tutti influenzati dalle emozioni e tuoi clienti stanno pensando di fare un acquisto razionale, ma la scelta è sempre influenzata da ciò che stanno provando. Stai comunicando fiducia o stai solo descrivendo le caratteristiche dei prodotti o dei servizi che vuoi vendere?

Come possiamo emozionare le strategie marketing per emozionare il cliente?

Se nel mondo BtoC il marketing si impegna nell’emozionare il brand nel mondo BtoB la strategia di marketing può caricare di valore la relazione col cliente, creando l’intenzione di acquisto, la forza dei valore che diminuisce la percezione del prezzo, difendendo il marchio del cliente e, soprattutto, la soddisfazione dei suoi clienti.

Quindi, come si fa ad emozionare quando si vuole vendere un servizio? Un software gestionale? Prenotare una riparazione di un auto? Forniture di carta e altri prodotti e servizi che non sono noti per creare un mood caldo ed empatico?

Come emozionare il marketing? In realtà è davvero semplice:

basta eccitare il cliente per ciò che conta davvero per lui!
COME EMOZIONARE IL MARKETING

Auto-realizzazione.

Ti ricordi Maslow?  L’apice della piramide, auto realizzazione?  Bene, che ci arriviamo o no, aspiriamo tutti ad arrivare lì. In un modo o nell’altro. Nel nostro profondo, aspiriamo tutti a ottenere qualcosa di più. Più di quanto molti pensino di poter fare. Più importante della quotidiana routine.

COME EMOZIONARE IL MARKETING

Chi vorresti essere tu? Cosa vorrebbero essere i tuoi clienti? Un prossimo grande scrittore.  Un artista. Un attore, o un regista? Un  cantante rap. Un comico. Oppure un manager di alto livello?

Pensiamo a queste sogni, magari abbiamo anche un progetto nel cassetto, da aprire quando l’occasione ne offrirà l’opportunità, e poi, torniamo al qui ed ora!

Quindi conviene cercare di essere il meglio che possiamo essere in ciò che stiamo facendo, giorno per giorno. 

Concentrarsi meglio sul meglio di ciò che si sta facendo

Se per Revlon “si producono cosmetici, ma si vendono speranze”  anche per te che stai cercando di vendere il tuo servizio legale, stai producendo pratiche, ma in realtà il tuo cliente desidera acquistare la ragione verso il proprio avversario.

E qui Problem Solving sa come emozionare il marketing BtoB . Ci mettiamo in gioco, ci concentriamo su come trasformare la tua offerta tangibile, in forte desiderio intangibile per il tuo cliente ideale.

Se siamo in grado di fornire ai clienti e ai potenziali clienti la speranza che possiamo aiutarli ad avere successo nel lavoro, ottenere una promozione, mantenere la stabilità per provvedere alle loro famiglie, raggiungere i loro obiettivi a breve e lungo termine, cattureremo la loro attenzione.

Il marketing BtoB si può emozionare. Pensando come partner e non come fornitori.

E se possiamo fornire più della speranza, come un consiglio attuabile che li aiuti a perfezionare le loro abilità, fare qualcosa di meglio di prima, scateneremo quella risposta molto importante – la dopamina precipita – che crea legami emotivi e passione che sarà difficile per chiunque rompere.

Come facciamo a farlo?  Chiedendolo ai tuoi clienti.

Ci impegniamo nel creare la storia che lega la tua impresa ai tuoi clienti

Vogliamo superare questa sfida. Possiamo creare legami emotivi molto più forti del prezzo e, in una certa misura. persino della convenienza .

E’ questa distinzione che riesce a creare quel legame competitivo che assicura il ROI di medio termine nel life time value del cliente

Vuoi emozionare le tue campagne? Chiedici come possiamo aiutarti. Qualche clic e saprai come…

CONSULENZA WEB OLTRE AL MARKETING E COMUNICAZIONE

Consulenza Problem Solving: un aiuto concreto per affrontare efficientemente la trasformazione delle attività di web marketing e di comunicazione verso l’era digitale.

Le aziende investono nelle tecnologie digitali per creare maggior valore offerto e percepito, ma la tecnologia, da sola, non basta.

Problem Solving può aiutare quadri, dirigenti, inclusi i senior ed i CEO nel loro impegno per creare una forte cultura di comunicazione digitale.

Consulenza web oltre al marketing e comunicazione
Osservare il macro ambiente per scoprire i deboli segnali di oggi che possono diventare grandi opportunità domani.

Consulenza web oltre al marketing e comunicazione perché la cultura digitale consente alle persone di ottenere risultati più velocemente.

Attrae e mantiene migliori talenti.

Aiutiamo a guardare fuori dall’impresa, non al suo interno.
per impegnarci con i clienti e e partner per sviluppare nuove soluzioni.

More planning – More action -Less planning.


Una cultura digitale promuove la velocità e l’interazione continua e l’approccio individuale al problem solving .  

Possiamo offrire una consulenza web che va ben oltre al marketing e alla comunicazione, basata sulla cultura digitale che prosperi sulla trasparenza e l’interazione.

La trasformazione digitale sta investendo il panorama dei business e l’anello debole, spesso inaspettato, della trasformazione è proprio lo scontro culturale . Possiamo aiutare le imprese ad affrontare questo imprescindibile cambiamento.

Possiamo aiutare ad impostare le priorità per poi agire con consequenzialità.

Identifichiamo il punto di partenza digitale confrontando la tua azienda con i digital best-in-class leader  osservando ed analizzando il cambiamento richiesto attraverso analisi desk e focus group generativi

CONSULENZE WEB MARKETING COMUNICAZIONE

Coinvolgiamo le risorse umane in team pro-attivi  per  allineare   le percezioni della realtà  attuale verso una visione della realtà oggettiva, futura, desiderata dal committente.

Possiamo allineare l’organizzazione verso la meta desiderata dal committente, aiutando e facilitando il salto paradigmatico e rinforzando i comportamenti individuali desiderati perché oltre al marketing ed alla comunicazione abbiamo comprovate competenze di coaching e formazione grazie alle continuative collaborazioni con Cegos Italia.

CONSULENZA WEB OLTRE MARKETING E COMUNICAZIONE
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Curioso? Voi approfondire cosa possiamo fare per te? Basta un clic.

problem solving comunicazione digitale

La strategia dei media digitali come punto di partenza

Cosa può fare Problem Solving per affiancarti nella comunicazione digitale in modo differente dai grandi centri media? Le agenzie media tendono a gestire la strategia,l’esecuzione e le diverse azioni della comunicazione digitale con le stesse modalità della comunicazione tradizionale.

Lo scenario digitale è in rapida evoluzione: i contenuti su misura e le esperienze digitali stanno diventando sempre più importanti per i marchi che desiderano impegnarsi in un WEB sempre più affollato.

Per questo motivo diversi clienti decidono di di spostarsi verso consulenti diretti per ottenere un servizio di consulenza su misura con l’idea e l’aspettativa di un approccio più olistico ai media digitali.

In tutto il mondo il processo di rebranding risponde a questa esigenza con un ripensamento completo del Digital WEB Marketing.

Problem Solving offre ai propri clienti l’opportunità di applicare questo cambiamento attraverso la gestione dei punti di contatto multimediali digitali :

Consulenze WEB oltre al marketing e comunicazione tradizionale

Strategie marketing Social e Social Marketing
Sito WEB email e ricerca, i 3 i pilastri del digitale.
Campagne programmatic ADV sempre misurabilmente performanti.

La progettazione della strategia di media digitali come approccio consulenziale

Ormai, oggi, ogni singolo utente di Internet, può essere intercettato, taggato e coinvolto con un messaggio e un contenuto preciso, coerente con le sue aspettative. Non basta essere dei bravi tecnici digitali perché, per ottenere risultati, perseguire obiettivi sfidanti e raggiungibili, occorrono solide basi di marketing strategico ed operativo.

La visione olistica Problem Solving.

Sito. Ce l’hai? E’ mobile friendly? La sua architettura è conforme alle richieste dei motori di ricerca? L’architettura del sito è il pilastro delle ricerche organiche

Seo. Non è solo una questione di parole chiave, E’ una questione di focus di marketing sul tuo business,

Serp . E’ una conseguenza del focus sul posizionamento del business

Pagine web? Sono tutte landing? O sono solo autoreferenziali?

Creazione di traffico: campagne google adword, verifiche adsense, programmatic adv targetizzate nel tempo, nello spazio geografico, verso stili di vita, interessi, attitudini di esposizione ai media, blog, testate on-line specializzate,

Engagement  Il traffico sul sito, da solo non basta. Occorre coinvolgere il pubblico che si desidera trasformare in cliente. E qui lavorano tutte le leve del marketing mix: prodotto o servizio erogato, il suo prezzo, le metodologie di consegna, e la percezione del valore che ha prodotto tutta la campagna di comunicazione. Più è alto il valore percepito, meno il prezzo assume importanza.

Conversioni Sono l’obiettivo più importante! Qui ci misuriamo col nostro cliente. Rappresentano il risultato dei nostri sforzi di canalizzazione del pubblico verso il comportamento d’acquisto.

Fidelizzazione Gartner mette in guardia : “I responsabili delle vendite devono riorientare gli account manager verso strategie di “miglioramento del cliente” focalizzate sulle esigenze future degli acquirenti. ”   Una performance superiore alla media nel miglioramento del cliente può aumentare la probabilità di una ritenzione del 94%. Quindi coccoliamo i lead dei clienti.

Quindi, se pensi che per entrare nell’era digitale sia sufficiente un semplice sito web e non una progettazione problem solving della strategia di marketing stai solo sprecando risorse finché non sarai in grado di trasformare il tuo sito web in un vero e proprio asset imprenditoriale.

Consulenza Problem Solving: verso la trasformazione digitale

Stiamo già vivendo l’era digitale? Hai più connessioni, amicizie virtuali o relazioni reali? Allora è meglio affrontare i processi interni del cliente che ha connessioni e amicizie virtuali per trasformare la relazione con te, con la tua impresa, in relazioni e transazioni concrete ed oggettive.

Integrazione come meta

Hai un Data Base Customer Relationship Management?

Se sì, well done! Se no possiamo affiancarti nell’implementazione di un CRM che raccoglierà tutti le interazioni tra il WEB, il tuo sito, le tue comunicazioni le tue vendite e la fidelizzazione dei tuoi clienti.

Tutta la supply chain delle vendite, dal primo engagement al tuo sito alla erogazione del servizio o vendita dei prodotti.
Se riesci ad integrare questi dati in unico database CRM puoi entrare con Problem Solving nell’era dalla comunicazione digitale.

PROBLEM SOLVING COMUNICAZIONE DIGITALE

Solo integrando integrando tutti i dati in entrata ed in uscita con i tuoi processi organizzativi potrai affermare di essere entrato nell’era della comunicazione digitale. Possiamo aiutarti concretamente in tutte le fasi di questo ambizioso progetto.

Un website è solo la punta dell’iceberg dal processo problem solving di comunicazione digitale integrato.

Pensa alla meta. Un cruscotto aziendale con il quale tenere sotto controllo tutte le relazioni con tutti i tuoi clienti, attivi, fidelizzati, potenziali, con una catalogazione conforme alle nuove normative del GDPR e integrati nel CMS che faciliterà tutte le tattiche di marketing operativo digitale future, permettendoti di elaborare le richieste dei clienti per integrarle automaticamente e condividerle la tua forza vendita.

In sintesi che benefici puoi ottenere da una consulenza Problem Solving dedicata alla comunicazione digitale?

Grazie all’integrazione completa di contenuti / risorse Ottimizzazione delle campagne, dal sito Web che diventa il punto di raccolta di ogni campagna promozionale e non solo una semplice vetrina virtuale .

Ottimizzazione dei processi, grazie allo scambio automatico di dati tra pubblici frontend e risorse backend della tua impresa.

Ottimizzazione delle risorse, perché avrai realizzato il tuo media ideale .

Come diceva una saggia persona come il mio nonno, chi più spende, meno spende e, con una consulenza Problem Solving, dedicata alla tua comunicazione digitale puoi anche risparmiare da subito.

PROBLEM SOLVING COMUNICAZIONE DIGITALE

Chiedici una prima consulenza gratuita e toccherai con mano la concreta differenza. Bastano un paio di clic.

Photo credit: Eric Ward