Questa pagina offre una semplice guida per risolvere anche problemi complessi di pianificazione della comunicazione col metodo problem solving
Nel nostro sito PROBLEM SOLVING si affrontano spesso i temi della PIANIFICAZIONE DELLA COMUNICAZIONE.
Dietro ad ogni successo di pianificazione on-line e off-line esiste sempre un importante meta-lavoro di soluzione di problemi .
Primo tra tutti, emergere da rumore di fondo.
Passo 1
Elaborazione del problema posto dal brief per realizzare una PIANIFICAZIONE COMUNICAZIONE PROBLEM SOLVING
Elabora ciò che la domanda insita nel brief ti sta ponendo.
Ogni problema di comunicazione è generato da delle cause. Annota l’obiettivo della problema e tutte le informazioni chiave che riesci a raccogliere; è più facile da leggere di un blocco di testo e ti aiuta a digerire ciò che la domanda sul problema ti sta ponendo.
Cerca gli indizi su come elaborare la risposta nei brief e stai attento ai dati – ad esempio, se hai dei dati certi, che derivano da ricerche multicliente come Auditel si possono ignorare gli errori, ma se sei di fronte ad un valore descritto come piccolo può essere invece necessaria un’approssimazione adeguata tenendo conto degli errori.
Tieni conto che per ogni analisi quantitativa è sempre meglio abbinarci una analisi qualitativa,
Passo 2
Disegna un diagramma
Disegna uno schema che ti permetta di avere davanti agli occhi tutto il processo di pianificazione della comunicazione che stai sviluppando col metodo problem solving
Questo aiuta a visualizzare il problema. Tenerlo pulito e etichettarlo con le informazioni fornite nella domanda. Il colore può aiutare a rendere il diagramma più chiaro.
Ti suggeriamo di utilizzare il diagramma di Ishikawa molto utile a separare le cause tangibili del problema dagli effetti percepiti per arrivare alla soluzione che elimina il più possibile delle cause
Passo 3
Identificazione dell’oggettività dei dati matematici rilevanti
Ogni media si basa su dei dati matematici e su degli algoritmi, la pianificazione della comunicazione problem solving si fonda sulla oggettività dei dati numerici. Focalizza quali concetti sono più rilevanti? Annota i principi sui KPI rilevanti e identifica le equazioni e gli algoritmi che potrebbero esserti maggiormente utili, in particolare quelli che collegano i valori indicati nei breif con quelli che stai cercando. Cosa puoi risolvere? Quali KPI sono più utili da raggiungere alla fine del processo? (te lo doco come se se avessi 5 anni? cosa ti importano i migliaia di like se poi non hai le conversioni? E se hai le conversioni e poi hai un tasso di rimbalzo superiore al 70%?
Passo 4
Elabora la soluzione della pianificazione della tua comunicazione problem solving
Lavora logicamente attraverso i passaggi del problema sulla carta. Annota ogni passaggio; eseguire calcoli complicati nella tua testa rende molto più probabili degli errori.
Le seguenti tecniche sono buone pratiche:
- Mantieni il tuo lavoro pulito, e se commetti un errore puoi vedere
facilmente dove è . Scrivi come se intendessi che qualcun altro legga il tuo modo di lavorare; chiunque dovrebbe essere in grado di seguirlo. - In generale, utilizza gli stessi simboli, abbreviazioni fino alla fine del problema. Questo può sembrare più complicato, ma fornisce una risposta generale che può essere applicata ad altre situazioni e rende meno probabile il calcolo o gli errori di arrotondamento.
- Usa una notazione chiara e non ambigua. Assicurati che i vettori e gli scalari possano essere distinti, mantenendo i segni coerenti e assicurati di poter distinguere le diverse lettere che hai usato. Qualsiasi notazione sensata va bene fintanto che è coerente; non utilizzare la stessa lettera due volte per valori diversi nella stessa domanda.
Se il tuo metodo non ti porta alla soluzione, prova un approccio alternativo. Non esiste mai la soluzione perfetta, ma esiste sempre una soluzione ideale.
Passo 5
Hai effettivamente creato una pianificazione della comunicazione problem solving? Controlla il tuo lavoro.
- Controlla eventuali errori o errori aritmetici. Il diavolo sta nei dettagli più nascosti.
- I risultati ottenuti ti sembrano ragionevoli? Ad esempio, se stai elaborando una copertura di pubblicazione e raggiungi un valore maggiore del numero degli utenti totali di un social, sai che qualcosa non ha funzionato.
- Se hai risolto un’equazione, riporta il valore nell’equazione per verificare che fornisca la risposta che ti aspetti.
- La tua risposta fornisce i valori attesi per situazioni estreme, come quando una quantità va a zero o diventa troppo grande?
- L’analisi dimensionale è uno strumento eccellente per verificare la tua risposta: verifica che i dati delle unità siano corrette.
Cerca scorciatoie facili: cosa annulla immediatamente qualsiasi valore?
Conosci l’ identità o delle sostituzioni che ti potrebbero essere utili? Ci sono simmetrie della situazione che semplificano il problema? Spesso c’è più di un modo per affrontare un problema, e uno può essere più veloce – per esempio, molte domande dinamiche possono essere risolte analizzando le forze di copertura dei media o l’energia dei budget di cui disponi.
Spesso è necessario considerare due idee di pianificazione pubblicitaria come ad esempio la copertura del target e la frequenza con la quale lo si raggiunge a parità di energia del budget com media e veicoli diversi
Potresti essere in grado di scrivere un’equazione da ciascun approccio e questo può darti due equazioni simultanee. DUE approcci, DUE equazioni, DUE incognite e tu arrivi ad una sola soluzione.
A questo punto sai già qual è il meta-metodo di una buona pianificazione della comunicazione problem solving. se vuoi saperne di più o ti serve un aiuto puoi approfondire con la lettura di un buon libro o contattarci direttamente. Buon lavoro.
Eccellenza competitiva e distintiva
Per tutti i giovani manager, i quadri e chiunque abbia un ruolo di responsabilità all’interno di un’organizzazione, “Eccellenza competitiva e distintiva” rappresenta la guida ideale per posizionare il proprio brand individuale all’interno delle organizzazioni, facilitare le proprie eccellenze comunicazionali finalizzate all’ottenimento di ciò che si vuole: come persona, come team e come organizzazione. Un percorso attraverso il riconoscimento degli aspetti cognitivi delle relazioni, che permette di “volare alti” superando abilmente preconcetti e pregiudizi, focalizzando i messaggi relazionali con un controllo continuo dei feedback verbali e non verbali e, le energie proprie e dei collaboratori sulle priorità delle attività professionali e personali. Apre gli occhi sulle trappole e sugli inganni che il manager affronta nella sua vita quotidiana permettendogli di sviluppare le capacità di separare fatti, opinioni e sentimenti, ottenendo nuove e solide relazioni umane basate sull’etica della fiducia.