Social media buzz. l’importanza del monitoraggio.

Social media buzz. l’importanza del monitoraggio.

Problem Solving osserva e valuta i commenti giusti.

Il buzz è come il gossip.

Per Problem Solving, in una strategia di comunicazione human to human, il buzz rappresenta la meta-comunicazione del brand nelle relazioni informali scambiate in rete.

La buzz generation può contribuire al raggiungimento di una vasta gamma di obiettivi di marketing in funzione di ciò che è più utile per l’impresa.

Si possono osservare tante cose, come l’ascolto delle conversazioni  e il monitoraggio dei social data però di tutti questi numeri disponibili solo alcuni sono veramente importanti per tenere sotto controllo le campagne di successo.

Lead Generation: Trasmettere il messaggio più  corretto al pubblico giusto è uno dei modi migliori per attirare sembra essere la tattica di marketing ideale per migliorare le qualità delle vendite e aumentare le opportunità di vendita.

Occorre però monitorare il buzz, la parola buzz è, infatti, onomatopeica e richiama il ronzio delle api: in estrema sintesi il buzz marketing rappresenta quindi la possibilità di raggiungere nel minor tempo possibile quello che viene definito “sciame”, cioè un gruppo di utenti omogeneo per interessi rispetto a un tema o a una categoria di prodotti/servizi.

Monitorando il buzz intorno alla campagna e l’analisi dei dati demografici e geografici, si sarà in grado di determinare se il messaggio sta raggiungendo gli obiettivi di marketing, se il pubblico viene coinvolto sul suo sito web o sulla landing page ed è inoltre possibile tenere traccia delle persone che stanno cliccando sulle call-to action. Molto utili a questo scopo possono essere gli hashtag (#) di campagna che sintetizzano in una parola il codice della campagna.

Pensare in termini di  Leadership

Attraverso il monitoraggio ed il coinvolgimento “sociale”  si persegue una vera e propria leadership tribale nei  confronti delle  “tribù” sociali che si aggregano attorno al brand contribuendo a costruire relazioni professionali con tutti gli attori del processo s’acquisto: influenzatori, acquirenti e utilizzatori finali del prodotto e del servizio offerti

Tenere sotto controllo il buzz, il ronzio delle conversazioni serve a dimensionar e plasmare il brand di un prodotto o di una impresa attorno al modello ideale che si desidera perseguire tenendo sempre conto che la qualità delle percezioni è molto più importante della quantità.

Brand Awareness

Quando si sta cercando di ritagliarsi una quota di mercato in un mercato affollato le menzioni positive raccolte sono sempre positive, per questo occorre tenere sempre sotto controllo tutti i commenti ed interagire con responsabilità ad ogni interazione tenendo sempre sotto controllo il “sentiment” progressivo che si sta generando attorno alla marca.

Misurare e monitorare chi e cosa sta dicendo della marca e da dove provengono le conversazioni aiuta il social media manager a nel processo di miglioramento continuo, il Kaizen, del posizionamento della marca.

Click se vuoi sapere come realizzare una social media strategy oculatmente monitorata?

Inbound Problem Solving Marketing Strategy

Inbound Problem Solving Marketing Strategy

Lead Generation

La Lead generation descrive il processo di marketing  teso a catturare l’interesse verso  prodotto od un servizio al fine di sviluppare una  pipeline di vendita.
Una strategia di lead generation  diventa sempre più importante nell’integrazione delle attività di marketing e può contribuire a creare e sviluppare la domanda e offrire una risposta sempre più affine ai desiderata dei Clienti

Gestire una Lead generation può aiutare le imprese on-line e off-line ad aumentare la consapevolezza del marchio, a costruire relazioni fino  a chiudere delle vendite.

Oggi facilmente praticabile grazie alle strategie di Programmatic adv by Problem Solving

Attraverso le varie tattiche di lead generation le imprese possono trarre vantaggi dalla raccolta di contatti, informazioni, e desideri dei clienti e dei potenziali clienti.

Una buona strategia di lead generation è primo passo per iniziare una strategia di marketing human to human.

Cosa serve? 10  (aperentemente) semplici cose

  1. Una content strategy- contenuti di marketing e blogging
  2.  Un Sito Web e SEO
  3.  Conoscere i  social media
  4.  Un budget per  i Pay-Per-Click (PPC),  è  la pubblicità
  5. Una buona  gestione dei contenuti
  6. Una pianificazione di E-Mailing diretto (DEM)
  7. Può aiutare la Posta diretta tradizionale.
  8. Una buona  Coltivazione della relazione
  9. Tanti Test continui per ottimizzare le azioni
  10. Le  Metriche rigide e condivise human to human su tutta la Human to Human Supply Chain

https://www.problem-solving.net/943-2/
Inbound Problem Solving Mktg Strategy

Prima  o poi arriva il momento in cui è meglio smettere di chiedere ai clienti cosa vogliono e iniziare a  dire loro ciò che possiamo fare.

Una strategia di inbound marketing aiuta a comunicare ai propri clienti quello che loro desiderano.  Perché non è detto che i Clienti abbiano chiaro ciò che vogliono.

Quando tutti compravano SUV chi avrebbe mai pensato che i clienti avrebbero chiesto una MIni?
I focus group sono utili, ma le persone generalmente sono molto brave a esprimere le  loro opinioni basate sulle opinioni degli altri o su quello che vedono che gli altri fanno.

Certo,  tutti hanno opinioni, ma le opinioni nascono dalle percezioni e dalle esperienze, dall’utilizzzo di ciò che si conosce.

I focus group sono ottimi per valutare le differenze tra i vostri prodotti e quelli che offrono i vostri competitor. Se, invece, si desidera costruire un business differenziato, dopo aver ascoltato i vostri Clienti prendete l’ispirazione da che non è vostro cliente.

Inbound Problem Solving Marketing Strategy può essere la soluzione ideale.

Se state pensando ad un programma di fidelizzazione dei clienti, di cross selling, lavorando attraverso il customer service avete la necessità di ottenere una buona strategia di  Inbound Problem Solving marketing.

Sperimentare nuove idee

Con le  relazioni  e dalle comunicazoni In entrata  (inbound) si ha la possibilità di sperimentare nuove idee,

Quando si ha una idea che potrebbe incidere sul  mercato occorre testarla e cosa c’è di meglio che  creare una pagina sul proprio sito web, promuovere la pagina in campagne di email marketing mirate, aggiungere un’offerta sulla pagina per valutare l’interesse ed eseguire la campagna per due settimane.

Se si stimola l’attenzione, vuol dire che qualche cosa di buono nell’idea c’è.

Se non si stimola l’attenzione,  si può serenamente rottamare l’idea e andare avanti.

Si impara di più dai propri errori che dai propri tuoi successi.

Con l’esposizione limitata e investimenti limitati, si può ottienere una ricerca di mercato concreta direttamente dai propri  clienti, senza chiedere il  loro parerere, ma  presentando loro una possibile soluzione alle loro esigenze.

Consolidamento della rete di comunicazione attraverso  tutta la supply chain

In ogni caso  si ottiene un rinforzo, un consolidamento delle relazioni su tutta la supply chain che può partire dai fornitori per arrivare fino ai consumatori finali. . Si crea la cultura delle nuove idee.  Quella che Philp Kotler chiama coogenerazione dei nuovi prodotti, dei nuovi servizi con la tribù alizzazione dei “fan del brand”.
Ora che si dispone di un meccanismo per testare nuove idee e un processo per la loro creazione, è necessario coltivare una cultura in cui le vostre persone condividono confortevolmente  nuove idee.

Si può a questo punto incoraggiare l’ideazione e mettere a punto una metodologia per e concretizzare queste nuove idee.

Non tuttele idee saranno buone, ma si sta realizzando un  team  coinvolto nel proprio business Fornitori e clienti stanno lavorando insieme e stanno contribuendo al business. Stanno lavorando anche per migliorare l’esperienza dei clienti. State entrando nel circolo virtuoso del KAIZEN, del miglioramento continuo.

Voi saper come fare? contattaci, noi ci impegnamo a studiare una soluzione ad hoc per te.

 

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