Problem solving – data driven

 

Problem solving – data driven

Programmatic adv by problem solving
L’ultima conferma proviene da un sondaggio, condotto nel terzo trimestre del 2016, dalla Data & Marketing Association (DMA) e da Winterberry Group, che ha coinvolto gli stessi membri dell’associazione. Molti marketer hanno dichiarato l’intenzione di aumentare la spesa sul marketing data-driven alla fine del 2016.

 

Data driven è un’espressione anglofona che si può tradurre in “come guidare i dati” al mio sito. Problem Solving è già pronto: Problem solving – data driven.

La ricerca di emarketer.com sulle modalità di targeting degli operatori americani sembra consolidare le modalità di targeting che stiamo già utilizzando qui in Italia:

I marketer delle imprese btob, o meglio human to human,  U.S.A. hanno citato il marketing e la pubblicità cross-canale prima e cross-dispositivo poi, con il targeting lookalike al terzo posto.

Esattamente come sta operando Problem Solving, ora!

Raggiungere i propri potenziali clienti attraverso un mediamix ideale tra Programmatic adv e social media management col mix ideale di dispositivi, pc, tablet, smartphone, etc laddove essi vivono!

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Sempre emarketer ci illumina sul mediamix ideale (sempre secondo il mercato USA)

Gli influencer marketing suggeriscono  i metodi e le fonti che i consumatori utilizzano per scegliere i prodotti e servizi controllandone la reputazione on-line s

Tipi di annunci che ci utenti Internet di fiducia quando si effettua una decisione di acquisto, ottobre 2016 (% degli intervistati)

Il dilemma generazionale

Alcuni consumatori danno minor fiducia ai  messaggi dei brand  e più danno maggior fiducia a fonti web come le recensioni online;

altri consumatori, invece affermano il contrario.

Un sondaggio ottobre 2016 da MarketingSherpa ha rilevato che l’80% o più di utenti internet statunitensi da fiducia annunci stampa su quotidiani, riviste e spot televisivi per le proprie scelte di acquisto.

 Alcuni (il 39%)  degli intervistati ha dichiarato di fidarsi banner pubblicitari on-line, e un altro 39% ha detto che si sono fidati annunci per cellulari.

Fonte più attendibile per informazioni accurate prodotto secondo US utenti Internet, da Generation, Maggio 2016 (% degli intervistati in ciascun gruppo)

Generazioni diverse  attribuiscono diversi livelli di fiducia diverse alle varie fonti di informazione.

Prendiamo ad esempio un sondaggio maggio 2016 condotto da Salesforce , che ha esaminato le fonti più attendibili per ottenere informazioni più precise di prodotto segmentando le generazioni Millenials, Genx, Baby boomer.

Mentre  i Baby boomer credono maggiormente ai brand rispetto ai loro coetanei più giovani, le generazioni, come i Millennials sono stati più favorevoli verso le critiche, le recensioni on line rispetto ai messaggi sponsorizzati dalle imprese.

Uno sguardo all’Italia?

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Panoramica Digital Italia

Nel giorno medio, fino a novembre 2016 erano online 23,1 milioni di italiani, collegati tramite i device rilevati – PC e mobile (smartphone e tablet al netto delle sovrapposizioni) per 2 ore e 23 minuti per persona.
Hanno navigato da mobile 20,1 milioni di italiani tra i 18 e i 74 anni, in media per 2 ore e 5 minuti per persona.

A novembre era online nel giorno medio, sia da pc che da mobile (smartphone e tablet), circa il 60% della popolazione tra i 18 e i 54 anni e il 31,5% della fascia più matura tra i 54 e i 74 anni.

Dai dati sulla provenienza geografica degli utenti online il 45% degli italiani dell’area Nord-Ovest (6 milioni), il 42,6% dall’area Nord Est (3,7 milioni), il 41,2% dal Centro (3,7 milioni) e il 37,9% dall’area Sud e Isole (8 milioni).

Per quanto riguarda la distribuzione del tempo trascorso online, il 77,2% è generato dalla navigazione da mobile (smartphone e tablet), con quote maggiori raggiunte in generale dalle donne, con l’83,5% del tempo complessivo trascorso online da mobile, e dai giovani tra i 18 e i 24 anni che hanno dedicato l’84,1% del tempo online alla navigazione mobile.

Sintesi: se ci si rivolge a target adulti la Tv e la stampa, le radio possono ancora  essere utili, ma si vuole iniziare un processo di loyalty brandindig verso i più giovani occorre avere ben salde le colonne che reggono l’etica del business ed intercettare i propri futuri clienti fedeli con i quali cooprogettare i nuovi prodotti e servizi attraverso le dinamiche oggi possibili col web, sfruttandone da subito tutto il potenziale.

https://www.problem-solving.net/1-strategia-marketing-problem-solving/

 

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