Esperti, non politici, per stabilire linee guida dietetiche sono una priorità degli elettori USA
Una ricerca universitaria
A marzo 2016 la John Hopkins University ha pubblicato i risultati del primo sondaggio di opinione pubblica, che ha dimostrato con forza che gli elettori americani si occupano di questioni legate alla sostenibilità alimentare e preferiscono esperti, non politici, per stabilire linee guida dietetiche. Dalla ricerca emerge che si sta assistendo alla crescita quantitativa di Food Voters “elettori del cibo”, persone consapevoli dell’impatto delle loro decisioni su cosa e dove mangiare, e se ne preoccupano abbastanza e, di conseguenza scelgono chi votare.
Metodologia
Il Johns Hopkins Center per un futuro vivibile ha collaborato con Greenberg Quinlan Rosner (GQR), una società di ricerca di opinione pubblica, per condurre un’indagine nazionale sugli elettori americani per determinare il sostegno pubblico alla sostenibilità alimentare. Il sondaggio è stato condotto tra 800 partecipanti a livello nazionale. Il sondaggio è stato condotto online dal 30 novembre al 4 dicembre 2015. Gli intervistati per questa ricerca sono stati selezionati tra coloro che si sono registrati per partecipare ai sondaggi e sondaggi online di Research Now.
Risultati chiave
Gli americani vedono la protezione della salute della propria famiglia come una questione molto importante, compresa la garanzia della disponibilità di cibo salutare ora e in futuro.
Più di 9 americani su 10 considerano che “assicurare che il cibo sia prodotto in modo sostenibile in modo tale da garantire la disponibilità di cibo sano in futuro” come una priorità molto alta o piuttosto alta.
Gli americani favoriscono costantemente un processo per stabilire linee guida dietetiche che spieghino l’impatto sull’ambiente e la capacità di proteggere la disponibilità di alimenti salutari in futuro.
Gli americani vogliono esperti, non politici, per stabilire linee guida dietetiche.
Le persone sono disposte a ritenere i politici responsabili per aver votato in modo sbagliato sulle questioni di sostenibilità.
Per tutti i giovani manager, i quadri e chiunque abbia un ruolo di responsabilità all’interno di un’organizzazione, “Eccellenza competitiva e distintiva” rappresenta la guida ideale per posizionare il proprio brand individuale all’interno delle organizzazioni, facilitare le proprie eccellenze comunicazionali finalizzate all’ottenimento di ciò che si vuole: come persona, come team e come organizzazione. Un percorso attraverso il riconoscimento degli aspetti cognitivi delle relazioni, che permette di “volare alti” superando abilmente preconcetti e pregiudizi, focalizzando i messaggi relazionali con un controllo continuo dei feedback verbali e non verbali e, le energie proprie e dei collaboratori sulle priorità delle attività professionali e personali. Apre gli occhi sulle trappole e sugli inganni che il manager affronta nella sua vita quotidiana permettendogli di sviluppare le capacità di separare fatti, opinioni e sentimenti, ottenendo nuove e solide relazioni umane basate sull’etica della fiducia. Prefazione di Paola Lazzarini.
Un posizionamento distintivo della tua attività nel web. Advertising-web-marketing-bologna per creare una WEB strategy di successo.
E’ meglio adottare il paradigma di Zuckemberg, oppure quello del miglior utente di facebook? ADVERTISING- WEB MARKETING – BOLOGNA
Noi pensiamo sia meglio adottare il paradigma di Zuckemberg: creare una tribù di fan del tuo brand!
Guarda il tuo smartphone, quante app vedi?
Anche se non lo sai, sei un fan di tutte le app che vedi e con un clic puoi connetterti con le soluzioni dei tuoi problemi di sicurezza, di accettazione, di stima, di conoscenza e di realizzazione dei tuoi più spontanei desideri. Questo è il paradigma di Zuckemberg.
Noi siamo consulenti di advertising, web marketing a Bologna, ma dallo smartphone possiamo raggiungere tutto il mondo. Quasi, dai, permettici una approssimazione, ma oltre tre miliardi di persone son connesse e possono connettersi con il tuo brand. Alla velocità della luce.
Detto così sembra semplice. di fatto non lo è, ma è possibile e praticabile con obiettivi semplici, specifici, misurabili, ambiziosi e, soprattutto scalabili e temporizzati.
Qui ti proponiamo la road map per capire come Problem Solving può affiancarti in questa impresa, passo dopo passo, con tanto impegno e passione. Qualche clic e scoprirai come metterti nei panni Zuckembreg invece che in quelli di un semplice utente pubblicitario.
Per tutti i giovani manager, i quadri e chiunque abbia un ruolo di responsabilità all’interno di un’organizzazione, “Eccellenza competitiva e distintiva” rappresenta la guida ideale per posizionare il proprio brand individuale all’interno delle organizzazioni, facilitare le proprie eccellenze comunicazionali finalizzate all’ottenimento di ciò che si vuole: come persona, come team e come organizzazione. Un percorso attraverso il riconoscimento degli aspetti cognitivi delle relazioni, che permette di “volare alti” superando abilmente preconcetti e pregiudizi, focalizzando i messaggi relazionali con un controllo continuo dei feedback verbali e non verbali e, le energie proprie e dei collaboratori sulle priorità delle attività professionali e personali. Apre gli occhi sulle trappole e sugli inganni che il manager affronta nella sua vita quotidiana permettendogli di sviluppare le capacità di separare fatti, opinioni e sentimenti, ottenendo nuove e solide relazioni umane basate sull’etica della fiducia. Prefazione di Paola Lazzarini.
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ADVERTISING- WEB MARKETING From BOLOGNA to the World
I marketing manager e la trasformazione digitale, il punto di Forrester: Solo il 16% dei CMO è responsabile della guida della trasformazione digitale dell’azienda.
Significa che ci sono tante opportunità da poter sfruttare nelle professionalità del marketing per potersi poi dichiarare chief marketing office e sedersi i con la corretta responsabilità nelle C-Suite.
La top mission per un marketing manager nella trasformazione digitale?
Sempre secondo l’analisi delle ricerche Forrester sarà quella di saper indirizzare l’esperienza del cliente E’ il momento di ripensare al ruolo del CHIEF MARKETING OFFICER, del marketing manager, nell’importante momento della trasformazione digitale.
In realtà i CMO che guidano proattivamente o che siano coinvolti profondamente nella trasformazione digitale sono pochi .
Altri colleghi quali responsabili IT, i responsabili dei processi operativi, e i responsabili ricerca e sviluppo sembra che siano all’avanguardia nel colmare il divario tra le gestioni analogiche e quelle digitali, ma, all’inerno delle imprese non possono rappresentare significativamente le voci dei clienti e noon possono offrire vitalità al brand come i CMO
E’ il momento per i CMO di assicurarsi che la trasformazione digitale fornisca effettivamente un’esperienza migliore per il cliente.
Quali sono i motivi per cui i CMO oggi sono in conflitto con la trasformazione digitale?
Generalmente hanno i budget più consistenti, ma il mandato temporale più breve nel C-suite,il tavolo dei manager dell’impresa.
Di conseguenza, i CMO lottano per offrire contemporaneamente soddisfazione breve termine verso i clienti mentre la trasformazione digitale necessita di periodi lunghi.
Detta e spiegata come se avessimo 5 anni e per esperienza vissuta in prima persona? Per un marketing manager é più facile giocare con i costi variabili delle promozioni, che impegnarsi nel medio termine in una sfida a costi fissi necessari alla trasformazione digitale, funzionale alla comunicazione dei valori espressi dal loro brand.
A questo punto la frustrazione dei CMO, dei marketing manager, diventa esplicita!
Non riescono a concretizzare la consegna di tutti i valori espressi dal brand ai Clienti!
Circa il 41% delle organizzazioni dichiara che il marketing ha la responsabilità primaria dell’esperienza del cliente. Anche quando i CMO sono ufficialmente responsabili dell’esperienza del brand, non necessariamente possiedono i team e le risorse che garantiscono la promessa della marca in tutti i punti di contatto, nei momenti della verità. Sono troppi i nuovi ruoli emergenti nelle C-suite che pensano alla crescita, al digitale, ed al customer officer. Rischiano di impedire al CMO di agire come voce del cliente e come pilota dell’esperienza del brand in tutta l’organizzazione.
Spesse volte non sono in grado di stare al passo con i cambiamenti, specialmente nei dati e nella tecnologia.
Pensate a quanti CRM sono usati solamente come database!
Vedi grafica.
Che cosa possono fare i Chief Marketing Operation?
Inizia trasformando il tuo approccio di marketing. Saper creare il giusto mix di abilità ibride nella propria squadra; creare un team. saper abbracciare l’agilità e saper investire in soluzioni tecnologiche creative che offrano esperienze differenziate ai diversi cluster di clienti, non solo con i canali digitali ma anche per quelli tradizionali offline. Come voce del cliente, il marketing manager può essere l’ambasciatore dell’ossessione del cliente nel micro ambiente di qualsiasi impresa. I CMO dovrebbero assicurarsi di avere un mandato chiaro come ambasciatori del cliente, traducendo i valori della loro azienda in una visione del brand concretizzabile e tangibile, riunendo team interni e partner strategici esterni per collaborare e superare le aspettative dei clienti, come da ormai anni stiamo suggerendo ai nostri clienti.
Articolo liberamente tradotto da: Forbes – Thomas Husson , Vicepresidente, pubblicato il 05/02/19 – Commenti personali in corsivo.
Eccellenza competitiva e distintiva
Per tutti i giovani manager, i quadri e chiunque abbia un ruolo di responsabilità all’interno di un’organizzazione, “Eccellenza competitiva e distintiva” rappresenta la guida ideale per posizionare il proprio brand individuale all’interno delle organizzazioni, facilitare le proprie eccellenze comunicazionali finalizzate all’ottenimento di ciò che si vuole: come persona, come team e come organizzazione. Un percorso attraverso il riconoscimento degli aspetti cognitivi delle relazioni, che permette di “volare alti” superando abilmente preconcetti e pregiudizi, focalizzando i messaggi relazionali con un controllo continuo dei feedback verbali e non verbali e, le energie proprie e dei collaboratori sulle priorità delle attività professionali e personali. Apre gli occhi sulle trappole e sugli inganni che il manager affronta nella sua vita quotidiana permettendogli di sviluppare le capacità di separare fatti, opinioni e sentimenti, ottenendo nuove e solide relazioni umane basate sull’etica della fiducia. Prefazione di Paola Lazzarini.
Per le piccole e medie imprese che devono affrontare strategie e tattiche di marketing e web marketing problem solving può aiutarle risolvere alcuni problemi cruciali.
Un recente studio Wall Stret Journal ha rilevato che più della metà, il 54% delle PMI USA, è preoccupata perché le loro tecnologie superano la loro stessa capacità di competere.
Un sito web radicato nella tecnologia, anche la più attuale, rischia di affliggere un business o contrastare la generazione del profitto aspettato.
Conosci la legge del martello di Maslow?
In altri termini, la tecnologia e non è l’unica soluzione per tutti i problemi di marketing, sia digitale, sia analogico.
Non a caso ci chiamiamo Problem Solving e, per noi, la tecnologia è solo una funzione della strategia di web marketing.
In ogni, il più delle volte, esistono alcuni di problemi relativi alle strategie di marketing ed al sito web che, se risolti possono contribuire a far crescere clienti, fidelizzali, e far crescere sensibilmente il ROI di comunicazione
Si può emozionare il marketing BtoB? Magari col metodo problem solving ?
Anche nel marketing B2B le emozioni contano.
Molto di più di quanto si possa immaginare.
Ma come si possono comunicare emozioni, come si può emozionare il marketing btob? Come si possono affrontare i valori personali ? Come si può riuscire a passare dalla promozione all’emozione e creare una forte connssione tra i clienti B2B ed il brand?
La ricerca di Motista e ThinkGoogle evidenziano con chiarezza come i brand B2B abbiano relazioni molto più emotive con i loro clienti rispetto ai brand B2C.
La ricerca, che ha coinvolto oltre 3.000 marche, mostra che tra i marchi B2B, circa il 50% delle relazioni tra fornitore cliente sono caratterizzate da connessioni emotive mentre tra i brand B2C le relazioni emozionalmente coinvolgenti con solo il 14%
Per distinguersi, i marketer B2B possono creare entusiasmo.
Come? Costruendo connessioni emotive con i propri clienti, che possono generare importanti risultati di acquisto come l’intenzione di acquisto e il potere di determinazione dei prezzi.
Gli acquirenti B2B hanno quasi il 50% in più di probabilità di acquistare un prodotto o un servizio quando percepiscono un valore personale come, ad esempio, l’opportunità per avanzamento di carriera oppure la crescita di fiducia e orgoglio che deriva dalle loro scelte, dalle loro decisioni di acquisto per il business della loro impresa.
Dalla ricerca emerge che un cliente coinvolto emotivamente è 8 volte più propenso a pagare un prezzo più alto per prodotti e servizi comparabili quando ne percepisce un valore personale.
Se il tuo mercato è BtoB, le tue vendite sono comunque persona a persona.
Immagina un acquisto su amazon, l’attenzione è prevalentemente focalizzata sul pricing. Quando si atterra su un e-commerce prevale l’aspetto razionale. L’aspetto emozionale è prevalente nel momento della ricerca delle soluzioni ai propri bisogni, quando si esplorano i siti dei brand
Ci piace pensare alle organizzazioni come razionali e logiche. La verità è che dentro ogni impresa lavorano delle persone, come te che stai leggendo questo articolo.
Siamo tutti influenzati dalle emozioni e tuoi clienti stanno pensando di fare un acquisto razionale, ma la scelta è sempre influenzata da ciò che stanno provando. Stai comunicando fiducia o stai solo descrivendo le caratteristiche dei prodotti o dei servizi che vuoi vendere?
Come possiamo emozionare le strategie marketing per emozionare il cliente?
Se nel mondo BtoC il marketing si impegna nell’emozionare il brand nel mondo BtoB la strategia di marketing può caricare di valore la relazione col cliente, creando l’intenzione di acquisto, la forza dei valore che diminuisce la percezione del prezzo, difendendo il marchio del cliente e, soprattutto, la soddisfazione dei suoi clienti.
Quindi, come si fa ad emozionare quando si vuole vendere un servizio? Un software gestionale? Prenotare una riparazione di un auto? Forniture di carta e altri prodotti e servizi che non sono noti per creare un mood caldo ed empatico?
Come emozionare il marketing? In realtà è davvero semplice:
basta eccitare il cliente per ciò che conta davvero per lui!
Auto-realizzazione.
Ti ricordi Maslow? L’apice della piramide, auto realizzazione? Bene, che ci arriviamo o no, aspiriamo tutti ad arrivare lì. In un modo o nell’altro. Nel nostro profondo, aspiriamo tutti a ottenere qualcosa di più. Più di quanto molti pensino di poter fare. Più importante della quotidiana routine.
Chi vorresti essere tu? Cosa vorrebbero essere i tuoi clienti? Un prossimo grande scrittore. Un artista. Un attore, o un regista? Un cantante rap. Un comico. Oppure un manager di alto livello?
Pensiamo a queste sogni, magari abbiamo anche un progetto nel cassetto, da aprire quando l’occasione ne offrirà l’opportunità, e poi, torniamo al qui ed ora!
Quindi conviene cercare di essere il meglio che possiamo essere in ciò che stiamo facendo, giorno per giorno.
Concentrarsi meglio sul meglio di ciò che si sta facendo
Se per Revlon “si producono cosmetici, ma si vendono speranze” anche per te che stai cercando di vendere il tuo servizio legale, stai producendo pratiche, ma in realtà il tuo cliente desidera acquistare la ragione verso il proprio avversario.
E qui Problem Solving sa come emozionare il marketing BtoB . Ci mettiamo in gioco, ci concentriamo su come trasformare la tua offerta tangibile, in forte desiderio intangibile per il tuo cliente ideale.
Se siamo in grado di fornire ai clienti e ai potenziali clienti la speranza che possiamo aiutarli ad avere successo nel lavoro, ottenere una promozione, mantenere la stabilità per provvedere alle loro famiglie, raggiungere i loro obiettivi a breve e lungo termine, cattureremo la loro attenzione.
Il marketing BtoB si può emozionare. Pensando come partner e non come fornitori.
E se possiamo fornire più della speranza, come un consiglio attuabile che li aiuti a perfezionare le loro abilità, fare qualcosa di meglio di prima, scateneremo quella risposta molto importante – la dopamina precipita – che crea legami emotivi e passione che sarà difficile per chiunque rompere.
Cosa può fare Problem Solving per affiancarti nella comunicazione digitale in modo differente dai grandi centri media? Le agenzie media tendono a gestire la strategia,l’esecuzione e le diverse azioni della comunicazione digitale con le stesse modalità della comunicazione tradizionale.
Lo scenario digitale è in rapida evoluzione: i contenuti su misura e le esperienze digitali stanno diventando sempre più importanti per i marchi che desiderano impegnarsi in un WEB sempre più affollato.
Per questo motivo diversi clienti decidono di di spostarsi verso consulenti diretti per ottenere un servizio di consulenza su misura con l’idea e l’aspettativa di un approccio più olistico ai media digitali.
In tutto il mondo il processo di rebranding risponde a questa esigenza con un ripensamento completo del Digital WEB Marketing.
Problem Solving offre ai propri clienti l’opportunità di applicare questo cambiamento attraverso la gestione dei punti di contatto multimediali digitali :
La progettazione della strategia di media digitali come approccio consulenziale
Ormai, oggi, ogni singolo utente di Internet, può essere intercettato, taggato e coinvolto con un messaggio e un contenuto preciso, coerente con le sue aspettative. Non basta essere dei bravi tecnici digitali perché, per ottenere risultati, perseguire obiettivi sfidanti e raggiungibili, occorrono solide basi di marketing strategico ed operativo.
La visione olistica Problem Solving.
Sito. Ce l’hai? E’ mobile friendly? La sua architettura è conforme alle richieste dei motori di ricerca? L’architettura del sito è il pilastro delle ricerche organiche
Seo. Non è solo una questione di parole chiave, E’ una questione di focus di marketing sul tuo business,
Serp . E’ una conseguenza del focus sul posizionamento del business
Pagine web? Sono tutte landing? O sono solo autoreferenziali?
Creazione di traffico: campagne google adword, verifiche adsense, programmatic adv targetizzate nel tempo, nello spazio geografico, verso stili di vita, interessi, attitudini di esposizione ai media, blog, testate on-line specializzate,
Engagement Il traffico sul sito, da solo non basta. Occorre coinvolgere il pubblico che si desidera trasformare in cliente. E qui lavorano tutte le leve del marketing mix: prodotto o servizio erogato, il suo prezzo, le metodologie di consegna, e la percezione del valore che ha prodotto tutta la campagna di comunicazione. Più è alto il valore percepito, meno il prezzo assume importanza.
Conversioni Sono l’obiettivo più importante! Qui ci misuriamo col nostro cliente. Rappresentano il risultato dei nostri sforzi di canalizzazione del pubblico verso il comportamento d’acquisto.
Quindi, se pensi che per entrare nell’era digitale sia sufficiente un semplice sito web e non una progettazione problem solving della strategia di marketing stai solo sprecando risorse finché non sarai in grado di trasformare il tuo sito web in un vero e proprio asset imprenditoriale.
Consulenza Problem Solving: verso la trasformazione digitale
Stiamo già vivendo l’era digitale? Hai più connessioni, amicizie virtuali o relazioni reali? Allora è meglio affrontare i processi interni del cliente che ha connessioni e amicizie virtuali per trasformare la relazione con te, con la tua impresa, in relazioni e transazioni concrete ed oggettive.
Integrazione come meta
Hai un Data Base Customer Relationship Management?
Se sì, well done! Se no possiamo affiancarti nell’implementazione di un CRM che raccoglierà tutti le interazioni tra il WEB, il tuo sito, le tue comunicazioni le tue vendite e la fidelizzazione dei tuoi clienti.
Tutta la supply chain delle vendite, dal primo engagement al tuo sito alla erogazione del servizio o vendita dei prodotti. Se riesci ad integrare questi dati in unico database CRM puoi entrare con Problem Solving nell’era dalla comunicazione digitale.
PROBLEM SOLVING COMUNICAZIONE DIGITALE
Solo integrando integrando tutti i dati in entrata ed in uscita con i tuoi processi organizzativi potrai affermare di essere entrato nell’era della comunicazione digitale. Possiamo aiutarti concretamente in tutte le fasi di questo ambizioso progetto.
Un website è solo la punta dell’iceberg dal processo problem solving di comunicazione digitale integrato.
Pensa alla meta. Un cruscotto aziendale con il quale tenere sotto controllo tutte le relazioni con tutti i tuoi clienti, attivi, fidelizzati, potenziali, con una catalogazione conforme alle nuove normative del GDPR e integrati nel CMS che faciliterà tutte le tattiche di marketing operativo digitale future, permettendoti di elaborare le richieste dei clienti per integrarle automaticamente e condividerle la tua forza vendita.
In sintesi che benefici puoi ottenere da una consulenza Problem Solving dedicata alla comunicazione digitale?
Grazie all’integrazione completa di contenuti / risorse Ottimizzazione delle campagne, dal sito Web che diventa il punto di raccolta di ogni campagna promozionale e non solo una semplice vetrina virtuale .
Ottimizzazione dei processi, grazie allo scambio automatico di dati tra pubblici frontend e risorse backend della tua impresa.
Ottimizzazione delle risorse, perché avrai realizzato il tuo media ideale .
Come diceva una saggia persona come il mio nonno, chi più spende, meno spende e, con una consulenza Problem Solving, dedicata alla tua comunicazione digitale puoi anche risparmiare da subito.
Il marketing dei clienti, noto anche come marketing relazionale e marketing one-to-one, o consumer marketing, cerca di mantenere e sviluppare relazioni proficue con i clienti esistenti rispetto all’acquisizione di quelli potenziali.
In quanto tale, il marketing dei clienti pone il cliente al centro delle decisioni dell’impresa e si focalizza su programmi che sviluppano proficue relazioni a lungo termine e con i clienti.
Il marketing dei clienti è una disciplina dalle molteplici sfaccettature, che include una serie di strumenti, tattiche e canali, tra cui:
Ricerca del cliente
Analisi dei dati , inclusi segmentazione e modellazione
Personas dei clienti, figure inventate che rappresentano le diverse tipologie di cluster di utenti
Targeting e personalizzazione
Servizio clienti e esperienza del cliente
Mappatura del percorso del cliente e ciclo di vita del cliente
Comunicazioni omnicanale
Trigger marketing, eventi che si scatenano al verificarsi di una determinata condizione che tiene conto di tre fattori principali: tempo, luogo e sequenza.
Quali sono i benefici del marketing dei clienti?
In particolare, il marketing dei clienti Problem Solving offre alcuni vantaggi tangibili,legati al profitto, rispetto alla concentrazione sulle acquisizioni di nuovi clienti.
Per esempio:
Mantenere un cliente è sempre meno costoso rispetto all’acquisizione di uno nuovo.: da 5 a 25 volte.
Aumentare la fidelizzazione dei clienti del 5% può comportare aumenti di profitto dal 25 al 95% .
Un cliente attuale ha una probabilità del 60-70 percento di acquistare da te contro il 5 o il 20 percento per un potenziale cliente
I clienti abituali possono spendere fino al 60 percento in più per transazione rispetto ai nuovi arrivati
Come si crea una strategia di marketing del cliente?
Il processo che segui per sviluppare una solida strategia di marketing del cliente e campagne di supporto può anche informare i tuoi nuovi piani di acquisizione dei clienti. Tutto inizia con questi quattro passaggi:
Definire i tuoi obiettivi Capire i tuoi clienti Sviluppare la strategia di marketing del cliente Implementazione, misurazione e perfezionamento della strategia di marketing del cliente Passaggio 1: definizione degli obiettivi di marketing dei clienti La maggior parte delle iniziative di marketing dei clienti si concentra su uno o più dei seguenti obiettivi strategici:
Aumentare il coinvolgimento e la fedeltà dei clienti Aumentare la fidelizzazione dei clienti (e diminuire l’attrito dei clienti) Gestisci il tuo ciclo di vita del cliente dalla considerazione all’acquisto e oltre Promuovere l’utilizzo, la vendita incrociata e / o l’up-selling di prodotti o servizi Identificare e sfruttare i momenti di attivazione nel ciclo di vita del cliente o nel percorso di acquisto
Capire i tuoi clienti
Il primo passo del processo di marketing del cliente è capire i tuoi clienti utilizzando la ricerca e l’ analisi . L’obiettivo principale di questo passaggio è acquisire informazioni sui clienti in modo da poter trasformare tali informazioni in azioni.
Un ottimo punto di partenza è la ricerca sulla soddisfazione del cliente. Ad esempio, rivedi i risultati dei sondaggi sulla soddisfazione dei clienti per scoprire i punti comuni di attrito che potrebbero influire sulla fidelizzazione dei clienti o scoprire nuove opportunità di prodotto. Potresti trovare un problema ricorrente relativo al servizio clienti o idee brillanti per migliorare l’esperienza del cliente.
I dati dei clienti – come nomi e indirizzi postali, indirizzi e-mail, cronologia degli acquisti, ecc. – sono un’altra potenziale fonte di informazioni. Puoi utilizzare la segmentazione dei clienti sui tuoi dati per dividere i clienti in gruppi in base a caratteristiche condivise.
Una segmentazione di base dei clienti potrebbe comportare scadenze, frequenza e denaro (RFM), raggruppare i clienti in base a quanto recentemente hanno effettuato un acquisto, con quale frequenza hanno effettuato un acquisto e quanto spendono.
La segmentazione del cliente può anche coinvolgere tecniche più sofisticate come algoritmi di clustering e modelli predittivi. Gli algoritmi di clustering, ad esempio, raggruppano statisticamente come clienti in gruppi in modo da condividere il maggior numero di variabili in comune (ad esempio, età, reddito, acquisti, canale di acquisto, ecc.).
È possibile utilizzare centinaia o addirittura migliaia di variabili di dati per creare segmenti di clienti unici.
Creare un personaggio o profilo per descrivere ciascun segmento può essere molto utile per rendere i segmenti più “reali” e fruibili. Di seguito è riportato un esempio di due panoramiche sulle persone.
Definiti insieme gli obbiettivi il passaggio successivo è rappresentato dalla implementazione, misurazione e perfezionamento della strategia di marketing del cliente
Senza tracciamento e misurazione, non è possibile definire obiettivamente cosa funziona e cosa no.
Può aiutare con qualsiasi cosa, dall’allocazione del budget, allo sviluppo, al mix di benefici e molto altro.
Di anno in anno, con il passare del tempo, i tuoi dati ti forniranno informazioni che ti permetteranno di elaborare piani basati su informazioni oggettive piuttosto che fare affidamento su ciò che si è fatto in passato, sull’istinto o sulle pressioni della concorrenza.
Mantenere in continua crescita i clienti
Nessuno metterà mai in discussione la necessità di continuare a portare nuovi clienti.
Ma se si mantengono i clienti, ogni attività non crescerà mai.
Noi di Problem Solving con strategie di marketing del cliente ci dedichiamo a perseguire questa causa per i nostri clienti.
In poche parole, abbiamo la passione di aiutarvi a creare proficue relazioni di lungo termine con i tuoi clienti.
Implementazione, misurazione e perfezionamento della strategia di marketing del cliente
Siamo pronti ad implementare la tua iniziativa di marketing dei clienti. Ma ciò non significa che sia tempo di sedersi e rilassarsi.
Piuttosto, è il momento di monitorare e misurare le prestazioni della tua iniziativa in futuro, quindi utilizzare tali dati per perfezionare e migliorare continuamente la strategia di marketing dei clienti.
Senza tracciamento e misurazione, non è possibile definire obiettivamente cosa funziona e cosa no.
Può aiutare con qualsiasi cosa, dall’allocazione del budget, allo sviluppo, al mix di benefici offerti e tanto altro.
Anno dopo anno, con il passare del tempo, i tuoi dati ti forniranno informazioni che ti permetteranno di elaborare piani basati sui dati oggettivi piuttosto che fare affidamento su ciò si rischia di fare senza un piano marketing per i clienti: basarsi solo sulle percezioni e sull’istinto istintivo o, ancora peggio, in reazione alle pressioni della concorrenza.
Anche il tuo pubblico ha un’audience. Vogliamo comunicare con loro e, soprattutto, attraverso di loro con uno Storytelling di Marketing.
Perché in tutti i social media convivono reti di audience autonome.
Cosa ti è più utile uno storytelling di marketing o un marketing con uno storytellyng? Chiunque può creare contenuti che catturino l’attenzione delle persone, ma non tutti sanno affascinare e spingere all’azione.
Ognuno nella rete ha una propria audience, comunicare a Franco significa comunicare anche alla sua audience.
La sfida è quella di coinvolgere l’audience del tuo pubblico.
Storie importanti comunicano con le persone e, soprattutto attraverso le audience delle le persone. Problem Solving accetta questa sfida, per i suoi clienti vuole andare oltre il concetto di target group, per connetterci con i protocolli Open Graph, usato in modo massiccio da Facebook e da altri social.
Il fulcro del nostro lavoro si sposta verso il storytelling di marketing, dalle impression alle espressioni per poter offrire un valore ai nostri clienti che sia trasmesso alle loro reti:
Con l’ informazione si crea valore. Con la rilevanza si crea il nuovo virale. L’utilità diventa esperienza.
L’obiettivo ambizioso è quello di riuscire a comunicare con e attraverso le audience delle persone e creare una comunità di fan dei nostri clienti.
La sfida è creare una storia coinvolgente, pertinente, utile, credibile, desiderabilmente aspirazionale e legittimamente coerente con gli obiettivi di marketing del nostro cliente..
Bene, lascia che ti racconti una storia …
C’era una volta un giovane e brillante cantastorie che desiderava affascinare i cuori e le menti di tutti. Ma, ahimè, questo aspirante narratore, come tanti altri speranzosi chansonnier fu accolto con grande resistenza. Il pubblico era già stanco, e esaurito perché aveva già visto e sentito molti altri famosi cantori, cantambanchi, canterini, giullari e menestrelli. Gli avevano rovinato la scena.
È qui che inizia la nostra storia.
Il mondo non potrà essere veramente incantato fino a che non incontrerà una nuova storia ed un modo nuovo di raccontarla E c’è sempre la speranza in un nuovo inizio.
Ricordiamoci sempre che possiamo essere coloro che possono illuminare il mondo con la luce del sole.
Fonte: Biancaneve
Una buona storia è personale. Le buone storie accendono l’ immaginazione.
TED, il fornitore di idee che valgono , crede che le storie affermino chi siamo e ci permettono di sperimentare, di percepire le somiglianze tra noi e gli altri, siano essi reali o immaginati.
Le storie ci aiutano a dare un senso alle nostre vite. Non esiste uno standard per la narrazione.
Ma, ci sono pilastri comuni per costruire storie di successo
Le grandi storie hanno il potere di trasformare le nostre percezioni del mondo e la nostra posizione al suo interno. Iniziamo dalle basi. Spesso, i marketer fanno confusione e non conoscono ancora la differenza tra una narrazione e una storia, una storia e un aneddoto.
Queste sfumature contano se si è interessati al pubblico che si desidera coinvolgere, alle loro esperienze e a cosa stanno vivendo in quel momento.
Preferite una storia da vendere o una storia da raccontare?
La storia è un resoconto strutturato di persone immaginarie o reali e eventi.
Include un’impostazione, una trama, personaggi e una sequenza di eventi. La narrativa è una sequenza di eventi, organizzata in una storia.
È la scelta di quali eventi e in quale ordine metterli in relazione, piuttosto che la storia stessa che crea valore. Gli aneddoti illustrano un punto. Possono essere momenti, incidenti o lezioni divertenti, stimolanti, che cambiano la vita, a volta anche tragicamente.
Siamo estremamente consapevoli che una campagna di marketing è esattamente l’opposto di una parabola narrativa tradizionale.
Hai mai osservato le parabole contenute nelle grandi storie? Seguono tutte la stessa sceneggiatura di base:
All’inizio, la storia inizia e si costruisce con un protagonista che vuol raggiungere un suo obiettivo.
Dopo un po’ di tempo, al centro della storia, la storia si appiattisce un po,’
poi arriva il climax avverso all’obiettivo.
Verso la fine c’è il successo o il fallimento e finalmente una risoluzione finale, nel bene o anche nel male.
Commedia o tragedia gli antichi greci ci hanno insegnato tutto.
Le parabole delle campagne di semplice e gelido marketing sono invece quasi l’opposto di questa:
Budget.
Creativo.
Approvazione.
Realizzazione.
Poi c’è il lancio! GUARDA QUI! HEEEEEEYYYYYYYYYYY! GUARDA !!! “e poi…
…fine, fatto… “quando le risorse, il budget si esauriscono, fine dei giochi.
Non è una gran parabola quella del marketing di pura pubblicità!
Meglio una strategia con uno Storytelling di Marketing che invece di finire a fine di un grande budget cresce nel tempo con piccoli budget.
Vuoi sapere come possiamo creare una storia di valore per il tuo brand, ricca aneddoti utili, con una narrazione ricca di informazioni? Uno Storytelling di Marketing.?
Oppure lascia un commento, facci qualsiasi domanda, ti risponderemo entro 24 ore.
Ironia della sorte, il content marketing rischia di diventare un filtro di marketing, come se fosse una bolla all’interno della strategia di marketing.
Molti concetti che leggiamo, che sentiamo dire alle convention alle quali partecipiamo, ciò che osserviamo sia nel mondo virtuale del WEB, sia nella nostra vita reale, è celebrato online e cerchiamo di condensarlo nel nostro lavoro
Molto di tutto ciò è senz’altro degno di attenzione, ma quale relazione c’è tra il brand del nostro cliente e tutto ciò che si vede, si sente, si legge? Poca.
La relazione tra brand e pubblico è tutta da costruire. E’ unica.
La cosa migliore che possiamo fare è ascoltare il mercato del nostro cliente, cosa dicono le persone di quel brand, cosa dicono i competitor, come viene vissuto il prodotto, il servizio dei nostri clienti.
Seguiamo una regola aurea della customer satisfaction:
Non chiedere mai direttamente cosa pensano i tuoi clienti dei nostri prodotti, fallo chiedere a qualche altra persona, magari già in empatia col cliente.
Non c’è nulla di meglio! Ci fa sapere di più su come aver successo. Ci piace imparare dalle persone che ritengono importante il prodotto o il servizio che vogliamo valorizzare.
Troppo spesso, il content marketing non riguarda il pubblico, ma riguarda il cliente.
Come consulenti marketing, nella nostra esperienza abbbiamo notato che molto spesso i contenuti delle campagne non sono stati creati per il pubblico che si vuole coinvolgere, ma per le persone che approvano il lavoro dei creativi.
Avversione al rischio, regolamenti, conformità alle linee corporate, e aspetti legali frenano, vincolano la creatività.
Non è un marchio, non è questo il messaggio! Non possiamo dirlo! Non verrà mai approvato! Abbiamo ascoltato infinite pretesti per non innovare a partire dasi è fatto sempre così!
Conoscendo il mercato B2B, dopo aver viaggiato un po’ per tutto il mondo, ed aver conosciuto buyer e key account, cosa abbiamo scoperto?
Abbiamo scoperto che, guarda il caso, anche loro sono persone e che, tutto sommato, il loro comportamento d’acquisto è molto simile a quello dei consumatori.
Era solo una sensazione esperienziale, quindi soggettiva, ma poi abbiamo letto una ricerca, pubblicata da Gartner, scaricabile qui : l’80% degli buyer B2B si aspetta la stessa esperienza d’acquisto dei clienti B2C!
I clienti B2B si aspettano lo stesse esperienze personalizzate e trasparenti, cross-channel e cross-device dei consumatori.
Come vivono il processo d’acquisto i buyer BtoB?
La risposta è in questa mappa, una infografica un po’ complessa, ma che corrobora e rinforza le nostre opinioni sul comportamento d’acquisto dei buyer BtoB
Se sei un imprenditore B2B, la domanda più importante per te è:
Sei al passo con i tuoi clienti?
Saper fornire ciò che i clienti desiderano inizia con la costruzione di un sistema di relazioni continuative back-end in grado di soddisfare le mutevoli dinamiche dei buyer BtoB.
Il 74% dei buyer fa più della metà delle proprie ricerca online!
Questo il momento di rompere con gli schemi passati!
I vostri clienti hanno bisogno di voi.
Abbiamo le idee chiare per aiutarvi nella sfida del marketing per il content marketing BtoB.
Contattaci per maggiori dettagli, saremo lieti di ascoltare ciò possiamo fare per te.
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